Non ho mai nascosto che per me i km meglio percorsi sono quelli che mi conducono verso il buon cibo e i bei momenti.
Che non ci sia distanza che scoraggi me e Fabio quando si tratta di esperienze gastronomiche eccellenti ve lo avevo anticipato parlandovi della macelleria stellata Damini & Affini di Arzignano. Eccomi anche oggi con uno spunto per una gita fuori porta speciale, che comprenda un’intensa sessione di coccole a tavola.
Da tempo ero incuriosita dall’Enoteca di Canelli e dalla sua promessa di cucina piemontese contemporanea.
Amo il territorio delle Langhe, perenne garanzia di esperienze eccellenti di gusto e relax. Dal 2014 i paesaggi vitivinicoli del Piemonte, Langhe-Roero e Monferrato, sono perfino diventati siti Unesco.
Mi ritengo estremamente fortunata di essere diventata grande anche attraverso generosi dosi di cucina piemontese, magistralmente eseguita sia da mia nonna che da mia mamma, i miei riferimenti ai fornelli (e non solo).
Le premesse, quindi, erano complete. E non sono rimasta delusa.
La location è senza dubbio esclusiva: il ristorante si trova nelle antiche cantine di un palazzo ottocentesco, con archi a volta e muri in mattoni a vista. Un giusto numero di tavoli correttamente distanziati tra loro e apparecchiati con garbo danno al locale un’aura intima.
Gli chef Riccardo e Diego Crippa, padre e figlio, propongono alcuni dei tipici sapori piemontesi, insieme a proposte non regionali.
Gli accostamenti sono talvolta innovativi ma mai eccessivamente arditi, i piatti ben eseguiti e le materie prime senza dubbio di qualità.
Abbiamo assaggiato la carne cruda con crema al parmigiano stravecchio e cialda di nocciola, gli agnolotti del plin al sugo d’arrosto, il maialino da latte croccante e lo stracotto di vitello al Barbera.
Per finire, al posto del dolce, una selezione di formaggi locali con miele e cugnà (una composta speziata a base d’uva e frutta secca tipica della zona, originata dall’esigenza di utilizzare il residuo della vendemmia).
Se proprio dovessi fare un appunto, le porzioni dei secondi piatti sono un pò esigue, da ristorante stellato.
Con un nome così non potevo che aspettarmi un’attenzione particolare all’accompagnamento della cena, ecco infatti che la carta dei vini somiglia a una piccola enciclopedia; ampio spazio è dedicato ai vini del territorio, dalle etichette più note a una nutrita selezione di piccoli produttori, e i ricarichi sono molto onesti.
In sala la sommelier Anita e il fratello Dario assicurano un servizio competente e cortese.
A chi è adatto
A tutti, perché in carta ci sono sia piatti di carne che proposte di pesce. A chi ama la cucina piemontese ma non è troppo attaccato alla tradizione
Quanto si spende
Per un antipasto, un primo, due secondi e una selezione di formaggi in due, con una bottiglia di Barbera Superiore da 18 euro il conto è stato di 94 euro. Sul sito si trova sempre il menù aggiornato con i relativi prezzi
Dove si trova
L’enoteca di Canelli è a Canelli in Corso Libertà, 65/A