Cannella e Confetti

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Farro con gamberoni, edamame, pomodorini e mandorle tostate

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Ah, l’estate. La stagione che rende bella anche la routine cittadina.
Svegliarsi con il cielo pieno di luce e innaffiare il basilico verde brillante.
Le passeggiate verso casa dopo il lavoro, quando il cielo è ancora chiaro e l’afa si è un pò dissolta.
Le cenette sul balcone al sesto piano con l’aria frizzantina, in coppia o con amici, davanti a un piatto fresco e un buon calice di vino bianco gelato.
Mai come durante i mesi estivi divento fan dei piatti conviviali, da preparare in anticipo e gustare freschi. Quelli che piacciono proprio a tutti, perfetti per godersi un momento easy in compagnia o per quelle sere in cui la voglia di stare ai fornelli proprio latita.
Le insalate di cereali sono uno dei miei must, meglio se impreziosite da ingredienti golosi e speciali.

Ingredienti
per 4 persone
240 gr di farro
20 pomodorini ciliegini
20 pomodori semisecchi sott’olio
500 gr di gamberoni argentini
2000 gr di edamame
60 gr mandorle
zeste di limone
olio EVO
sale e pepe qb
foglie di menta fresca

Lessare il farro in acqua salata per il tempo di cottura indicato. Scolarlo e passarlo sotto l’acqua fredda per fermarne la cottura. Lessare anche gli edamame.
Pulire i gamberoni eliminando i carapaci, le teste e gli intestini.
Tuffarli in acqua bollente un paio di minuti e scolarli.
Tagliare a pezzetti i pomodori secchi. Fare i pomodorini ciliegini in quattro, lasciarli scolare dal loro liquido di vegetazione e aggiungere entrambi i pomodori al farro. Aggiungere anche edamame e gamberoni ormai freddi.
Condire il tutto con sale, pepe, olio EVO e zeste di limone.
Tritare le mandorle in grossi pezzi e tostarle in un padellino antiaderente ben caldo, senza aggiungere grassi. Distribuirne la metà all’interno mescolando bene e usare quelle restante per la decorazione dei piatti insieme a qualche foglia di menta.

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Pomodorini confit

by 10 Comments

Il confit è una preparazione tipica della cucina francese molto antica, risalente addirittura al Medioevo.
La cottura prolungata a bassa temperatura disidrata lentamente e dolcemente il prodotto estraendone l’umidità e, con lei, il massimo del sapore.
Tradizionalmente questa tecnica (che può essere applicata non soltanto agli ortaggi ma anche alle carni e ad alcuni pesci) veniva impiegata più come metodo di conservazione dei cibi – meno acqua, meno rischio di deterioramento – che come vera e propria tecnica di cucina.
I pomodorini confit possono essere usati come aperitivo, da soli o come guarnizione di antipasti; in abbinamento a formaggi freschi e dal gusto morbido come la mozzarella di bufala, creano un contrasto piacevole e stuzzicante. Sono perfetti infine anche per arricchire primi piatti caldi e freddi o essere serviti come contorno (si sposano benissimo sia con la carne che con il pesce).

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Ingredienti
500 gr di piccoli pomodorini
un cucchiaino di zucchero di canna
mezzo cucchiaino di sale fino
due cucchiai di olio EVO
aromi a piacere (per me timo semisecco e mix di erbe provenzali)

Lavare i pomodorini, lasciare interi i più piccoli e tagliare i più grandi a metà.
Versarli in una ciotola, aggiungere tutti i condimenti e mescolare bene in modo che si ripartiscano uniformemente.
Cuocere in forno statico a 140 gradi per circa due ore.

Quali pomodori scegliere?
Di norma, per questa preparazione si usano i ciliegini.
Per un risultato ancora più dolce, potete sostituirli con i datterini.
A livello cromatico, io ho optato per un mix tra gialli, verdi e rossi per ottenere un effetto piacevole.

Quanto si conservano i pomodorini confit?
Una volta pronti, i pomodorini si conservano tranquillamente fino a tre giorni in frigorifero, in una ciotola ben sigillata con pellicola alimentare. Per una conservazione più lunga, possono anche essere messi sott’olio.

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Avocado toast: la mia non ricetta per il brunch

by 16 Comments

Quando il tempo scarseggia e gli impegni, tra dovere e piacere, mi tengono lontana dalla cucina finisce che la latitanza da queste pagine diventa davvero eterna.
Nei pochi pasti che consumo a casa non ho davvero occasione di assemblare set e scattare foto decenti, e in aggiunta il più delle volte mi dico “dai Marghe, non puoi mica pubblicarla, non è una ricetta questa!”.
Stavolta però ho scacciato queste voci che mi ronzavano in testa, come si fa la notte con una zanzara noiosa. Perchè un avotoast fatto a regola d’arte, in fondo, non è certo cosa da disdegnare.
Certo, oltre a essere una vera e propria star di Instagram, è anche uno dei soggetti triti e ritriti ultimamente su blog e riviste, nonchè sui menu dei locali più modaioli.
A mia discolpa però va detto che l’amore tra me e l’avocado dura da tempi immemorabili, quando ancora facevo l’Università e questo frutto burroso era sconosciuto ai più, di certo non un food trend.

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Ingredienti
per ciascun toast
pane a fette (per me di tipo siciliano)
un avocado maturo
succo di limone
sale & pepe
paprika affumicata

Aprire a metà l’avocado incidendolo con un coltello per la lunghezza, staccare il nocciolo e prelevare la polpa con un cucchiaio.
Affettare il pane e tostarlo su una piastra ben calda, a fiamma media.
Preparare nel frattempo la crema: in una ciotolina lavorare la polpa dell’avocado con un paio di gocce di succo di limone, sale e pepe a piacere.
Spalmare sulla fetta di pane ancora calda e guarnire con paprika affumicata.
A piacere, per fare diventare il piatto più completo e sostanzioso, si può aggiungere in superficie un uovo al tegamino o pochè (ma io detesto il tuorlo d’uovo).

Alcuni tips:

  • la varietà di avocado che preferisco è la Hass, originaria della California, che ha frutti piccoli e dalla buccia rugosa e scura
  • per scegliere l’avocado, rimuovete il picciolo (se il frutto è maturo non avrete alcuna difficoltà) e osservate il colore della buccia sottostante che deve essere verde-gialla, nè gialla pallida nè marrone
  • un’altra prova utile si basa sull’osservare la consistenza del frutto: premendo con il polpastrello la buccia dovrebbe cedere leggermente
  • il pane più adatto per questo tipo di preparazione ha la mollica compatta e piuttosto asciutta, che consente una tostatura rapida senza rischiare di bruciare la fetta
  • lo spessore del pane va a piacere, io preferisco sia piuttosto sottile sia per non prevaricare il sapore del condimento, sia perchè possa tostare in modo uniforme, rimanendo croccantissimo
  • le gocce di limone possono aiutare a mantenere il colore della crema di avocado brillante, tuttavia suggerisco di prepararla solo all’ultimo: ci si mette davvero un minuto!

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Grano con verdure estive e pecorino fresco al profumo di limone

by 34 Comments

Ho il vizio di scrivere ovunque io mi trovi, e di farlo sulle note dell’iPhone.
In metropolitana almeno una mattina alla settimana perdo la fermata, tutta assorta nella mia tastiera.
Sul divano, mentre Lui guarda il calciomercato e io ascolto con un orecchio. E mi diverto a infastidirlo spingendolo con la punta dei piedi.
In vasca, sommersa da 50 cm di schiuma che a mala pena mi esce il naso, rischiando che il cellulare si trasformi in una saponetta e issandomelo davanti a mani tese come un bastone da rabdomante.
Pochi giorni fa, in fila per i camerini, ripensavo alle cose che proprio non mi piacevano, che mi facevano storcere il naso fin da piccola, di cui non volevo nemmeno sentir parlare.
E’ incredibile quanto d’improvviso io abbia imparato ad apprezzarle, a comprenderne il valore; in alcuni casi, sono arrivata perfino ad amarle.
Ho cominciato ad appuntarmele e credo mi siano passate davanti almeno 4 o 5 persone.

I peperoni – però senza pelle, se li voglio digerire
Le all star – di ogni altezza e colore, se sono da scema meglio ancora
I film d’azione – con gli effetti speciali ignoranti e i protagonisti immortali
Le mele verdi – aspre e croccantissime
Mettere la crema solare – odio ancora quando la sudo, però
Mangiare la pizza con le posate – quando devo fare la persona seria
Il vino rosso – mai meno di una bottiglia in due
La biancheria di pizzo – che non mi prude più
I lunghi viaggi in macchina – da copilota
Le forcine per i capelli – ma quanto le odiavo?
Fare la spesa – di lunedì, che non c’è casino
Correre d’inverno – se piove tanto meglio
Discutere (NON litigare) – per poi fare pace
Prendere il sole – parecchio, ma con buon senso
Chiedere scusa – quando lo sento dal cuore

Io mi racconto che solo gli ignoranti non cambiano idea e che, in fondo, va bene così.
Però ogni tanto il mio bipolarismo, un minimo, mi preoccupa.

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Ingredienti 
per 4 persone
320 gr grano
una decina di pomodorini sardi
una zucchina media
un paio di carote
150 gr pecorino fresco
due cucchiai di semi di girasole
tre cucchiai di ricotta salata a scaglie
un limone biologico
olio EVO, sale e pepe
origano

Lessare il grano in abbondante acqua salata, lasciandolo al dente.
Scolarlo e raffreddarlo sotto l’acqua fredda corrente, poi riporlo in una ciotola e aggiungere un paio di cucchiai di olio EVO, mescolando bene.
Tagliare i pomodorini a pezzetti e grattuggiare finemente le carote e le zucchine.
Ridurre a dadini il pecorino fresco privato della crosta.
Unire le verdure e il formaggio al grano. Aggiungere i semi di girasole, ricotta salata a scaglie, ottenute con una grattugia a maglia larga, scorza di limone (solo la parte gialla, tagliata con la microplane) e origano a piacere. Pepare leggermente e aggiustare di sale, se serve.
Lasciar insaporire in frigorifero per qualche ora (anche tutta la notte) facendola riposare a temperatura ambiente almeno 20 minuti prima di consumarla.
Servire in cocotte, aggiungere un filo d’olio in superficie e decorare con mezzo pomodorino e una foglia di basilico fresco.

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Piccola catalana di gamberi con cetrioli e mango

by 33 Comments

Sono passati poco più di due anni da quando io e Lui abbiamo cambiato casa.
Ricordo bene gli scatoloni impacchettati poco alla volta, tra uno sbadiglio e un morso fugace alla cena, la sera dopo il lavoro. I tentativi di raggrupparne il contenuto con una certa coerenza, naufragati nel rendermi conto che uno scatolone esclusivamente riempito di libri e guide turistiche avrebbe spezzato la schiena del più pavido volontario. L’uniposca che elencava sul cartone lo sgangherato mix che lo popolava, anche se puntualmente la nota finiva sul lato sbagliato vanificando le mie buone intenzioni di praticità.
Quella nevicata di febbraio, il freddo che pungeva le guance e la fanghiglia che accompagnava ogni passo avanti e indietro per un cortile ancora parecchio “under construction“.
Il microonde arroccato in precario equilibrio su uno scatolone in cameretta, per scaldare la minestra del pranzo durante le due giornate di montaggio mobili: 48 ore passate con la scopa in mano e l’occhio vigile, a sventare danni (non vi spiego i brividi nel fermare il trapano a un dito dal muro, accorgendomi che i comodini stavano per essere fissati al contrario).
Una bella avventura, sicuramente. Però – mi ero detta – prima del prossimo trasloco devono passare minimo dieci anni. E invece eccomi qui, a impacchettare pensieri e speranze, ricette di famiglia ed esperimenti più o meno azzardati, foto sghembe, emozioni scritte in punta di tastiera per non far troppo rumore, che il mio cuore ha il subbuglio facile.
A salutare le pareti che mi hanno accolta quando non sapevo nulla, nemmeno quanto mi sarei fermata. Quante cose non riuscivo ancora a leggere del mondo e dentro me stessa, quanti cuori “vicini di casa” non potevo nemmeno immaginare di incontrare.
Mi trovo a lasciare qualcosa che è stato mio, decisamente lontano dalla perfezione ma di indescrivibile valore perchè costruito a piccoli passi del tutto da me. Che so bene che resterà eternamente speciale e saprà sempre provocarmi un brivido. Come mi accade tutt’oggi passando davanti alla casa in cui sono nata, a Pavia, fissando la finestra in cui mi aspetto di scorgere ancora quella tenda a palloncini che mi proteggeva nella mia cameretta.
A guardare con il cuore in gola e gli occhi che brillano una nuova casa, a immaginarla prendere forma, vestita giorno dopo giorno di nuove sensazioni,  fotogrammi di cucina e di amore, pezzetti di vita.
Io ve la apro subito questa porta, che nella pelle non ci so più stare.
Vi accolgo ancora non del tutto in ordine, come un’ospite in ciabatte, ma con la stanza che profuma di pulito, il mio dolce preferito in forno e un aperitivo leggero sul tavolo.
E la cosa che più mi fa sentire già a casa, è la certezza che voi mi accettate anche così.

Piccola catalana di gamberi con cetrioli e mango

Ingredienti:
400 gr gamberi
5 piccoli pomodori sardi
mezzo cetriolo
qualche spicchio di mango
olio EVO
sale rosa
pepe multibacca

Lessare i gamberi, puliti e sgusciati, per pochi minuti in acqua bollente.
Lavare i pomodori, privarli dei semi e tagliarli a piccoli cubetti lasciandoli scolare su un paio di fogli di carta assorbente.
Tagliare a cubetti anche il cetriolo, eliminando la striscia centrale di semi e il mango sbucciato.
Unire le verdure ai gamberi, condire con olio, sale e pepe. A piacere aggiungere un paio di foglie di menta per profumare.
Riporre in frigorifero almeno mezz’ora, perchè il tutto si insaporisca. Prima di servire, lasciar riposare 5-10 minuti a temperatura ambiente, poi versare in bicchieri o coppette di vetro, guarnendo eventualmente con uno spiedino realizzato con un gambero e i cubetti di verdura.

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Panzanella

by 23 Comments

Ebbene sì, sono arrivata alla veneranda età di 25 anni senza sapere cosa fosse la panzanella, senza averla mai assaggiata, nemmeno sotto mentite spoglie.
Poi ci siamo incontrate, una sera d’estate in un locale vegano un pò approssimativo, in cui rappresentava la sola cosa che avesse un proprio autentico sapore… ed è stato subito amore!
E’ il classico piatto super semplice, il cui successo dipende al 90% dalla genuinità, freschezza e bontà degli ingredienti.
Comoda nel periodo caldo, perchè fresca e adatta per buffet e cene allargate, è anche un ottimo piatto del riciclo essendo preparata con il pane avanzato. Siccome a casa mia non lo compriamo mai (per evitare di scofanarne dosi industriali!) ho usato per necessità le freselle… ma se vi avanza qualche fetta di pane casereccio, meglio se quello “sciocco” toscano, sarebbe un peccato mortale non sublimarlo così.

 

 

Ingredienti:
4 pomodori costoluti maturi
4 freselle integrali
un cetriolo grande
un cipollotto di Tropea
un piccolo mazzo di basilico
olio EVO
aceto
sale

Preparare una soluzione di acqua e aceto (io come proporzioni ho usato una tazza e mezza d’acqua e due cucchiai di aceto) e far ammorbidire le freselle.
Tagliare a piccoli cubetti i pomodori e il cetriolo sbucciato, salandoli leggermente e lasciandoli in uno scolapasta così da eliminare bene l’acqua di vegetazione.
Tritare il cipollotto e unirlo alla verdura. Fare lo stesso con il basilico, aggiungere un pò d’olio EVO (ed eventualmente altro aceto, a me piace che il gusto sia delicato quindi non ne ho messo altro) e mescolare bene tutto. Strizzare le freselle, spezzettarle bene e aggiungerle al’insalata.
Conservare in frigorifero almeno mezza giornata per consentire a tutti i sapori di amalgamarsi a dovere.
Togliere dal frigorifero circa 10 minuti prima di servirla fresca come antipasto, piatto unico o primo piatto.

 

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Pomodori ripieni di riso basmati all’orientale

by 40 Comments

Qualche settimana fa sono venuti a cena a casa nostra due cari amici.
In previsione di un weekend per loro particolarmente impegnativo a livello gastronomico, ci avevano chiesto un menù all’insegna della leggerezza.
Quotidianamente per me cucino usando ingredienti leggeri e grassi sempre molto contenuti, perció sono andata a nozze con questa richiesta… con buona pace di Fabio 🙂
Questo è uno dei piatti che ho preparato: erano i primi afosi giorni d’estate, quindi ho pensato a piatti rinfrescanti senza cottura. 
Durante la serata si è poi scatenato un diluvio (stavamo pure cenando sul balcone!) ma questo è un particolare… tanto per questa estate ci siamo rassegnati a un tempo tropicale, no?

Ingredienti:
6 pomodori insalatari
125 gr riso basmati
125 gr altri cereali misti (per me orzo e farro)
250 gr tra pisellini, mais e carote
una cipolla dorata
olio EVO
curry in polvere
sale e pepe

Lavare i pomodori, svuotarli dell’interno con un coltellino affilato, salarli e metterli a scolare rivolti verso il basso, in modo che perdano la loro acqua di vegetazione.
Nel frattempo lessare il riso e i cereali, fermare la cottura sotto l’acqua corrente fredda e mischiare tra loro in un’insalatiera, unendo un cucchiaino d’olio.
Far soffriggere la cipolla tagliata molto fine in un cucchiaio d’olio, poi unire le verdurine (le carote vanno tagliate a piccoli tocchi, perchè diventino più o meno della stessa dimensione di mais e piselli) lasciandole stufare una ventina di minuti. Poco prima di spegnere, salare.
Far raffreddare le verdure, unirle poi al mix di cereali e da ultimo aggiungere il curry in polvere: qui va solo a gusti, consiglio di assaggiare progressivamente mentre lo si aggiunge (io ne ho messi circa due cucchiaini).

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Crostoni al tonno in due varianti

by 28 Comments

Fabio letteralmente stravede per il tonno.
Sostiene, e lo fa con una certa serietà, che a tavola sia il re di tutti gli animali (vegetariani perdonateci…).
Lo mangia come piatto unico, per secondo, nelle insalate miste, nel sugo: lo aggiungerebbe proprio ovunque.
Da ragazzo, durante le vacanze con gli amici, a furia di preparare pasta con il tonno è riuscito a farlo odiare a tutti 😀
Per variare un pò rispetto ai classici filetti sott’olio, ho inventato per lui questi due crostoni velocissimi, da preparare come soluzione rapida e sfiziosa per un pasto non troppo impegnativo.


Ingredienti:
100 gr tonno non affumicato
2 fette di pane ai cereali
per la prima mousse
100 gr caprino light
granella di pistacchi
un cucchiaio di olio EVO
sale e pepe
per la seconda mousse
una zucchina
pecorino romano
un cucchiaio di olio EVO
sale 

Preparare le mousse.
Per la versione alle zucchine e pecorino, fare la zucchina a julienne e cuocerla velocemente senza grassi. Frullarla insieme all’olio con il frullatore a immersione, insieme a una generosa grattuggiata di pecorino. Salare e far intiepidire.
Per la seconda, lavorare il caprino con la granella di pistacchi e l’olio, fino a ottenere un composto omogeneo. Salare e pepare.
Far tostare il pane qualche minuto (io su una bistecchiera caldissima), spalmare le mousse e aggiungere le fettine di tonno a temperatura ambiente.

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Insalata di farro con zucchine novelle, mozzarella e tonno fresco

by 32 Comments

La bella stagione porta con sè la possibilità di pranzare, magari sul balcone o in giardino, con piatti unici e freschi.
Uno dei miei must estivi sono le insalate di riso e affini, meglio ancora se di varietà integrali nonchè a base di orzo, farro e altri cereali. 
Oltre a essere sane e gustose, sono piatti in cui mi rifugio piuttosto spesso nel periodo estivo poichè si possono anche preparare in anticipo e trasportare facilmente. 
Di sicuro non sarà l’ultima della stagione questa prima variante, preparata domenica a pranzo.

Come per le insalate classiche anche qui mi piace sperimentare accostamenti particolari e uscire dal vortice di sottoli, sottaceti e scatolame vario che detesto (se volete farmi un dispetto, trascinatemi a mangiare la classica insalatona da bar, con mais, tonno, fagioli ecc).

Ingredienti:
per 3 persone
200 gr farro
200 gr tonno fresco
2 o 3 zucchine novelle
una mozzarella vaccina
pecorino romano
uno spicchio d’aglio
olio EVO
sale qb

Lessare il farro in abbondante acqua salata per dieci minuti.
Scolare e raffreddare sotto l’acqua corrente, pe rinterrompere la cottura.
Condire con un cucchiaio d’olio EVO e mescolare in modo che i chicci rimangano ben separati e tenere da parte.
Nel frattempo preparare i condimenti: grattuggiare a julienne le zucchine e tagliare la mozzarella e il tonno a cubetti.
In una wok far imbiondire uno spicchio d’aglio in poco olio EVO, aggiungere le zucchine e far cuocere qualche minuto a fiamma media. Aggiungere anche il tonno a cubetti, salare e pepare e prolungare la cottura qualche minuto, il tempo necessario perchè il pesce cuocia senza seccare.
Far raffreddare il tutto.
Comporre l’insalata unendo al farro tutto gli ingredienti, grattuggiare un pò di pecorino a piccole scaglie e mescolare bene. Aggiustare eventualmente di sale.
Se possibile, lasciare insaporire in frigorifero qualche ora, riportando a temperatura ambiente prima di servire.
Servire con un filo d’olio EVO a crudo.

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Cannella e Confetti

Margherita Daverio, alias Cannella e Confetti.
Classe '84, vivo a Milano e faccio la PR.
Per me cucina è carattere, brivido e poesia.
Sognatrice ad occhi aperti ed eccessiva negli affetti, vivo di istanti e di istinti.
Mi tengo stretta la famiglia, gli errori e i ricordi. Guardando sempre avanti, che la vita non si ferma. E tanto meno io.

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