Riempire cassetti, dispensa e scarpiere, farcire torte, imbottire valigie (non tanto all’andata quanto, lo confesso, al ritorno!), colmare attimi d’imbarazzo. Riempire è una delle mie capacità innate.
Questo vale anche per i weekend, in cui finisco per stipare con nonchalanche ognuna delle 48 ore con qualcosa da fare, in bilico perenne tra dovere e piacere.
Un traghetto verso dei lunedì in cui apro gli occhi sicuramente più stanca rispetto al venerdì ma anche parecchio, parecchissimo più felice.
Questa domenica ho avuto il privilegio di partecipare, grazie al network di cui faccio orgogliosamente parte (non ditemi che ancora non conoscete iFood!), a una sfida tra blogger sulla pasta fresca nello stand di Molino Quaglia, sponsor della prestigiosa manifestazione Identità golose.
Siccome io, chi mi legge lo sa, il mio posto da tifosa sta decisamente più nella curva del risotto che in quella della pastasciutta, ho deciso di portare nelle mie tagliatelle il sapore del primo piatto che preferisco in assoluto: il risotto alla milanese.
Complice la regola del poter condire la nostra pasta esclusivamente con burro e parmigiano, ho pensato che la combinazione con lo zafferano avrebbe evocato egregiamente uno degli aromi meneghini per antonomasia.
Ingredienti
100 gr farina Granpasta Molino Quaglia*
100 gr semola rimacinata
2 uova
una bustina di zafferano
sale qb
pepe qb
Setacciare le farine e creare una fontana; aggiungere al centro il sale, il pepe, lo zafferano.
Sgusciare, sempre al centro, le uova, e impastare con movimenti circolari delle dita per far assorbire la farina. Quando l’impasto da granuloso sarà sufficientemente corposo, iniziare a lavorare la pasta con il palmo della mano compattandola, su una spianatoia infarinata, allungando e poi ricompattando l’impasto continuamente per 5-10 minuti (potete osservare i movimenti su questo video).
La consistenza dovrà essere morbida ma non appiccicosa, elastica.
Creare una palla e far riposare la pasta in una ciotola coperta con un canovaccio per circa mezz’ora.
Riprendere l’impasto e staccarne un pezzo, lasciando il restante coperto; stenderlo leggermente con il mattarello infarinato e poi con la macchina per la pasta, facendo passare la pasta sul rullo (anch’esso spolverato di farina) ripiegata su se stessa 2 o 3 volte per tacca diminuendo gradualmente lo spessore.
Io mi sono fermata alla tacca numero 2, per ottenere una tagliatella un pò più corposa, se le preferite sottili proseguite fino all’ultimo degli spessori.
Creare le sfoglie e passarle nella macchina, questa volta nel rullo da tagliatella; non lasciar seccare troppo le sfoglie tra la stesura e il taglio, o la pasta si romperà.
Spolverare un vassoio con la semola e disporvi le tagliatelle.
In una pentola d’acqua bollente già salata, versare un goccio d’olio (utile per non far attaccare la pasta, ma si può anche omettere) e cuocere le tagliatelle per circa due minuti: la pasta sarà pronta non appena verrà a galla e creerà una schiuma.
Nel frattempo, sciogliere il burro in una padella, senza farlo friggere.
Scolare e ripassare in padella le tagliatelle. Mantecare con il parmigiano fuori fuoco e servire.
*Due parole sulla farina Granpasta: particolarmente adatta ai diversi formati di pasta della tradizione italiana, l’accurata scelta dei grani e l’esclusiva ricetta di miscelazione fanno ottenere un impasto sempre asciutto e trasferiscono al prodotto finito caratteristiche di lunga durata senza alterazione del gusto e, soprattutto, del colore. Per una pasta saporita, elastica, che tiene bene la cottura.