Cannella e Confetti

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Insalate d’autunno: tre ricette facili e originali

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Ormai è cosa nota che per me pranzare (o cenare) con un’insalata è un’opzione tutt’altro che punitiva.
Certo, per soddisfare il palato e non incappare nella monotonia è importante variare nei gusti e nelle consistenze, scegliendo sempre ingredienti gustosi e di stagione che rendano la nostra insalata una scelta a tutti gli effetti gourmet.
Se poi ci mettiamo che le temperature di questi giorni, nonostante il maltempo, sono più in linea con una tiepida primavera che con un novembre inoltrato (con conseguente inibizione della voglia di minestrine tipica dei primi freddi) è il momento perfetto per proporvi tre tra le mie ricette preferite.

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credit: abeautifulplate.com

Insalata di radicchio, noci, pere e gorgonzola
Cominciamo da un’accoppiata classica, quella di noci e radicchio.
prepariamo innanzitutto il condimento, una vinaigrette composta da un cucchiaio di aceto balsamico, uno di succo di limone, uno di senape dolce e uno di sciroppo d’acero. Mischiamo il composto con due o tre cucchiai di olio extra vergine di oliva.
Tagliamo il radicchio sottile e aggiungiamolo alla rucola, in parti uguali.
Aggiungiamo le noci e condiamo il tutto con la vinaigrette preparata in precedenza.
Dividiamo in ciotole individuali, aggiungendo sopra ciascuna metà pera a fettine, lavata e privata del torsolo, e delle briciole di gorgonzola (sceglietene uno non troppo dolce nè cremoso).

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credits: healthyalways.co.nz

Insalata di spinacino, zucca, feta e pinoli
Passiamo a un’altra grande protagonista dell’autunno: la zucca.
Iniziamo tagliando la polpa in cubetti e condendola con sale, olio extravergine di oliva e un pizzico di pepe. Disponiamola su una teglia ricoperta di carta da forno e lasciamo cuocere per circa 15-20 minuti a 200 gradi rigirandola a metà cottura. Lasciamo raffreddare.
Tostiamo i pinoli in un padellino antiaderente senza aggiungere grassi fino a quando saranno coloriti (a volte io li sostituisco con i semi di zucca).
In una ciotola, condiamo le foglie di spinacino lavate con due cucchiai d’olio extra vergine di oliva, uno di aceto balsamico e un filo di miele.
Aggiungiamo la zucca, i pinoli e la feta tagliata in piccoli pezzi.

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credit: recipetineats.com

Insalata di cavolo nero, mela, primosale, prosciutto crudo e melograno
Concludiamo con il botto, con un’insalata ricchissima.
Tagliamo a metà per il senso della lunghezza delle fette di prosciutto crudo e arrostiamole passandole su una piastra calda senza grassi.
Tagliamo il cavolo nero a strisce sottili e mescoliamolo con mela lavata a fettine e chicchi di melograno.
Condiamo il tutto con una vinaigrette composta da olio di due cucchiai d’olio extra vergine di oliva, uno di aceto di mele e un cucchiaino di sciroppo di agave o acero.
Saliamo, pepiamo e mescoliamo bene.
Aggiungiamo le fette croccanti di prosciutto, i semi di zucca e il primosale a cubetti.

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Teglia di verdure invernali al forno

by 20 Comments

Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo modifichi la tua andatura e il vento la cambia anch’esso, per seguirti meglio.
Tu allora cambi di nuovo e subito quello lo fa di riflesso, per adattarsi al tuo passo.
Questo si ripete infinite volte, come una danza sinistra.
Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te.
È qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu.
Perciò l’unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento.
Camminando dritto e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia.

[Haruki Murakami]

Ingredienti
mezzo cavolfiore
250 gr polpa di zucca
una patata dolce americana
7/8 patate novelle da forno
una grossa cipolla rossa
3 carote
sale alla salvia
timo semi-secco
pepe multibacca
paprika
olio EVO

Lavare bene le patate novelle e tagliarle a fette lasciando la buccia.
Pelare la patata americana, ricavarne degli spicchi.
Cuocere a vapore circa 5 minuti entrambi i tipi di patate.
Tagliare le cime del cavolfiore, la zucca, le carote e la cipolla rossa a fette.
Riporre tutte le verdure in una boule e condirle con sale, pepe, timo, paprika e olio EVO.
Mescolare bene, poi disporre su una placca ricoperta di carta da forno in un solo strato.
Cuocere in forno statico a 200 gradi per circa 30/35 minuti.
Servire le verdure calde, come contorno; in alternativa – o se avete avanzi – potete ricavarne un’insalata, lasciata riposare almeno mezza giornata in frigorifero e condita con una vinaigrette di olio, limone e senape in grani.

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Insalata di spinacino, champignon e mirtilli

by 28 Comments

“Alla fine solo tre cose contano:
quanto hai amato
come gentilmente hai vissuto
con quanta grazia hai lasciato andare le cose non destinate a te”.
proverbio buddhista

C’è da lavorarci su.

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Ingredienti
125 gr spinacino
6 champignon grandi
125 gr mirtilli
80 gr parmigiano reggiano
50 gr noci
olio EVO
succo di limone
fleur de sel

Tostare in un padellino antiaderente caldissimo le noci per un minuto.
Affettare finemente i funghi dopo averli puliti dai residui di terra e privati del gambo.
Lavare e asciugare lo spinacino, metterlo alla base del piatto, alternato agli champignon.
Completare con i mirtilli, il parmigiano tagliato a scaglie e le noci.
Emulsionare quattro cucchiai d’olio con due cucchiai di succo di limone,
Completare con il condimento e un pizzico di fleur de sel.

A seconda della quantità, questa insalata può costituire un antipasto sfizioso o un piatto unico leggero.

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Grano con verdure estive e pecorino fresco al profumo di limone

by 34 Comments

Ho il vizio di scrivere ovunque io mi trovi, e di farlo sulle note dell’iPhone.
In metropolitana almeno una mattina alla settimana perdo la fermata, tutta assorta nella mia tastiera.
Sul divano, mentre Lui guarda il calciomercato e io ascolto con un orecchio. E mi diverto a infastidirlo spingendolo con la punta dei piedi.
In vasca, sommersa da 50 cm di schiuma che a mala pena mi esce il naso, rischiando che il cellulare si trasformi in una saponetta e issandomelo davanti a mani tese come un bastone da rabdomante.
Pochi giorni fa, in fila per i camerini, ripensavo alle cose che proprio non mi piacevano, che mi facevano storcere il naso fin da piccola, di cui non volevo nemmeno sentir parlare.
E’ incredibile quanto d’improvviso io abbia imparato ad apprezzarle, a comprenderne il valore; in alcuni casi, sono arrivata perfino ad amarle.
Ho cominciato ad appuntarmele e credo mi siano passate davanti almeno 4 o 5 persone.

I peperoni – però senza pelle, se li voglio digerire
Le all star – di ogni altezza e colore, se sono da scema meglio ancora
I film d’azione – con gli effetti speciali ignoranti e i protagonisti immortali
Le mele verdi – aspre e croccantissime
Mettere la crema solare – odio ancora quando la sudo, però
Mangiare la pizza con le posate – quando devo fare la persona seria
Il vino rosso – mai meno di una bottiglia in due
La biancheria di pizzo – che non mi prude più
I lunghi viaggi in macchina – da copilota
Le forcine per i capelli – ma quanto le odiavo?
Fare la spesa – di lunedì, che non c’è casino
Correre d’inverno – se piove tanto meglio
Discutere (NON litigare) – per poi fare pace
Prendere il sole – parecchio, ma con buon senso
Chiedere scusa – quando lo sento dal cuore

Io mi racconto che solo gli ignoranti non cambiano idea e che, in fondo, va bene così.
Però ogni tanto il mio bipolarismo, un minimo, mi preoccupa.

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Ingredienti 
per 4 persone
320 gr grano
una decina di pomodorini sardi
una zucchina media
un paio di carote
150 gr pecorino fresco
due cucchiai di semi di girasole
tre cucchiai di ricotta salata a scaglie
un limone biologico
olio EVO, sale e pepe
origano

Lessare il grano in abbondante acqua salata, lasciandolo al dente.
Scolarlo e raffreddarlo sotto l’acqua fredda corrente, poi riporlo in una ciotola e aggiungere un paio di cucchiai di olio EVO, mescolando bene.
Tagliare i pomodorini a pezzetti e grattuggiare finemente le carote e le zucchine.
Ridurre a dadini il pecorino fresco privato della crosta.
Unire le verdure e il formaggio al grano. Aggiungere i semi di girasole, ricotta salata a scaglie, ottenute con una grattugia a maglia larga, scorza di limone (solo la parte gialla, tagliata con la microplane) e origano a piacere. Pepare leggermente e aggiustare di sale, se serve.
Lasciar insaporire in frigorifero per qualche ora (anche tutta la notte) facendola riposare a temperatura ambiente almeno 20 minuti prima di consumarla.
Servire in cocotte, aggiungere un filo d’olio in superficie e decorare con mezzo pomodorino e una foglia di basilico fresco.

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Tapas con mozzarella fiordilatte e puntarelle alle acciughe

by 30 Comments

Io mi affeziono facilmente, non è una novità. Oltre che con le persone, mi accade con le atmosfere, i rituali, gli ambienti.
Ci sono luoghi che mi fanno sentire del tutto in pace. 
Una sorta di morfina per l’anima.
I posti del cuore a volte si trovano semplicemente tra le braccia di qualcuno, altre volte stanno tra quattro mura.
Nel tavolo di un ristorante intimo e caldo, dalle luci soffuse e una stupefacente densità di quadri alle pareti, in cui ti conoscono per nome ma mantengono una premurosa riverenza.
In cui ogni volta ti perdi a leggere il menù, ma finisci per ordinare sempre le stesse portate.
E magari prendi spunto per rielaborarle, per portare nel tuo nido un pò di questa cucina, che in fondo senti essere di casa.
Quei piatti sono confortanti come la certezza degli amori di una vita. 
Quelli che cambia il tempo e cambi tu, ma loro non finiscono.


Ingredienti:
pane azimo morbido (per me Nattura)
250 gr puntarelle
una mozzarella fiordilatte
4 cucchiai di olio EVO
2 cucchiai di aceto bianco
5 filetti di acciuga
sale qb

Mettere a bagno le puntarelle in una grande ciotola di acqua e ghiaccio (questo passaggio è indispensabile perchè perdano l’amaro), potendo cambiare l’acqua due o tre volte. Devono stare comunque a bagno per minimo un’ora.
Nel mixer frullare olio, aceto e acciughe. Scolare le puntarelle, tagliarle a strisce sottilissime e condirle con la salsa ottenuta.
Tritare a coltello la mozzarella in piccoli cubetti e lasciarla scolare, in modo che non risulti troppo acquosa.
Con il coppapasta ricavare delle basi di pane azimo, da far tostare su una padella antiaderente bene calda, senza aggiungere grassi.
Comporre la tapas aggiungendo sul disco di pane tostato la mozzarella, adagiandovi in cima un mazzetto di puntarelle condite.
Completare a piacere con un filo d’olio EVO e un filetto d’acciuga tritato in piccoli pezzi.

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Panzanella

by 23 Comments

Ebbene sì, sono arrivata alla veneranda età di 25 anni senza sapere cosa fosse la panzanella, senza averla mai assaggiata, nemmeno sotto mentite spoglie.
Poi ci siamo incontrate, una sera d’estate in un locale vegano un pò approssimativo, in cui rappresentava la sola cosa che avesse un proprio autentico sapore… ed è stato subito amore!
E’ il classico piatto super semplice, il cui successo dipende al 90% dalla genuinità, freschezza e bontà degli ingredienti.
Comoda nel periodo caldo, perchè fresca e adatta per buffet e cene allargate, è anche un ottimo piatto del riciclo essendo preparata con il pane avanzato. Siccome a casa mia non lo compriamo mai (per evitare di scofanarne dosi industriali!) ho usato per necessità le freselle… ma se vi avanza qualche fetta di pane casereccio, meglio se quello “sciocco” toscano, sarebbe un peccato mortale non sublimarlo così.

 

 

Ingredienti:
4 pomodori costoluti maturi
4 freselle integrali
un cetriolo grande
un cipollotto di Tropea
un piccolo mazzo di basilico
olio EVO
aceto
sale

Preparare una soluzione di acqua e aceto (io come proporzioni ho usato una tazza e mezza d’acqua e due cucchiai di aceto) e far ammorbidire le freselle.
Tagliare a piccoli cubetti i pomodori e il cetriolo sbucciato, salandoli leggermente e lasciandoli in uno scolapasta così da eliminare bene l’acqua di vegetazione.
Tritare il cipollotto e unirlo alla verdura. Fare lo stesso con il basilico, aggiungere un pò d’olio EVO (ed eventualmente altro aceto, a me piace che il gusto sia delicato quindi non ne ho messo altro) e mescolare bene tutto. Strizzare le freselle, spezzettarle bene e aggiungerle al’insalata.
Conservare in frigorifero almeno mezza giornata per consentire a tutti i sapori di amalgamarsi a dovere.
Togliere dal frigorifero circa 10 minuti prima di servirla fresca come antipasto, piatto unico o primo piatto.

 

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Insalata con lamponi, caprino e pistacchi tostati

by 42 Comments

Chi ha detto che mangiare un’insalata a cena debba essere necessariamente sinonimo di privazione? Coniugare leggerezza e gusto si può eccome, specialmente ricorrendo ad abbinamenti insoliti e contrasti cromatici che rendano i piatti invitanti per occhi e palato.
In settimana cerco sempre di stare leggera a cena, specialmente adesso che è giunto il momento di scoprirsi un pò… 
Le insalate sono la scelta che preferisco: fresche, sazianti e con ingredienti che stuzzicano l’appetito anche quando, come ieri, l’afa spegne l’appetito.





Con l’occasione ritiro molto volentieri il premio che mi ha assegnato quel tesoro della zia Consu!
Come ho già scritto più volte, quello che rende la mia avventura del blog particolarmente piacevole e ricca di soddisfazione siete voi, che passate a vedere cosa combino e mi lasciate parole di supporto e affetto… mio marito è scherzosamente geloso di tutta la partecipazione e l’incoraggiamento incondizionato che ricevo da voi, anche quando non lo merito 😀

E adesso passiamo alle domande:
1. Qual è il tuo colore preferito? Il glicine
2. Qual è l’elettrodomestico di cui non sapresti fare a meno? La lavatrice: quando vivevo a Lugano, durante l’Università, essendo l’ultima arrivata non avevo il turno per l’uso della lavatrice condominiale e ricorrevo a un import-export di panni sporchi/puliti da casa dei miei. Una volta, presa dalla disperazione, ho provato a lavare i jeans nella vasca da bagno… non vi dico che bicipiti di ferro mi sono fatta, tra sciacquare e strizzare!
3. Qual è il tuo miglior difetto?  L’eccesso di scrupolo. Le paranoie che mi faccio sulla paura di disturbare gli altri, essere indiscreta, insistente o inopportuna tante volte mi si sono ritorte contro.
Per affetto, Fabio mi ha rimproverata tante volte sulle mie elucubrazioni mentali dicendo che possono essere scambiate come mancanza di interesse, menefreghismo e distacco. Ma la realtà è che questa preoccupazione eccessiva è perfettamente in linea con l’aspetto del mio carattere che spesso viene invece tanto apprezzato, cioè quello che mi fa ricordare sempre di tutto quello che è importante per le persone che amo (un piccolo intervento di un parente di un’amica, un esame, un complimese di un bimbo) e mi fa essere presente in queste circostanze, in modo spontaneo e sinceramente affettuoso.
Io partecipo con il cuore alla vita delle persone a cui voglio bene, per questo a volte (specialmente se vedo un pò di reticenza dall’altra parte) ho paura di esagerare e mi freno. Ma chi mi conosce davvero lo sa e non può fraintendermi, ne sono fortemente convinta!
4. Che cosa non può mancare nella tua cucina? Il forno e i sali aromatici
5. Cosa cambieresti del tuo aspetto? Ho il complesso di avere la testa grossa, e in effetti ce l’ho 😀
6. Cosa non sopporti degli altri? Le doppie (a volte anche triple) facce
7. Cosa ti rilassa di più? Camminare senza meta, solo per il piacere di farlo
8. Quanti anni vorresti avere? Più che un’età specifica, sarebbe stupendo poter viaggiare avanti e indietro nel tempo
9. Perchè hai aperto un blog? Perchè i piatti che cucino potessero restare da qualche parte, invece di essere semplicemente divorati 😉
10. Cosa ti piace di più: cucinare, mangiare o fotografare? La passione per il cibo nasce dal piacere di mangiare e si è sublimata nella cucina. Per le foto, nessuna velleità artistica ma solo voglia di conservare momenti e ricordi

Come al solito arrivo tardi e temo di non avere 15 blog a cui girare il premio che non l’abbiano già ricevuto! Mi cavo dall’impaccio dicendo che lo dedico a chiunque di voi passi di qui e non lo abbia ancora ritirato 🙂 e passo alla ricetta.

Ingredienti:
100 gr pan di zucchero
100 gr radicchio trevigiano
60 gr lamponi
80 gr caprino light
pistacchi qb
Per condire
un cucchiaio di olio EVO
un cucchiaio di aceto di lamponi
pepe nero

Tagliare le insalate a listarelle sottili.
Tostare i pistacchi in un pentolino antiaderente senza grassi, poi ridurli in granella con un batticarne o un mixer (ma in questo caso attenzione a usarlo pochissimo o il calore delle lame farà rilasciare l’olio alla frutta secca).
Aggiungere i lamponi ben lavati all’insalata, ricavare dal formaggio delle piccolo sfere o cilindretti e spolverizzarle con un pò di granella di pistacchio e una macinata di pepe nero.
Condire con un’emulsione preparata con olio e aceto di lamponi (se non lo avete va bene quello classico balsamico).

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Cannella e Confetti

Margherita Daverio, alias Cannella e Confetti.
Classe '84, vivo a Milano e faccio la PR.
Per me cucina è carattere, brivido e poesia.
Sognatrice ad occhi aperti ed eccessiva negli affetti, vivo di istanti e di istinti.
Mi tengo stretta la famiglia, gli errori e i ricordi. Guardando sempre avanti, che la vita non si ferma. E tanto meno io.

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