Cannella e Confetti

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Merluzzo con spinaci, porcini e crumble di parmigiano e mandorle

by 31 Comments

Sapevo che sarei andata incontro a un mese, lavorativamente parlando, da incubo. Che avrei avuto pochissimo tempo per cucinare e ancora meno per fotografare e postare.
Per fortuna ho qualche ricetta non ancora pubblicata da parte, come questo crumble di pesce preparato come secondo per il pranzo di compleanno di Fabio. Un modo diverso per presentare il merluzzo e, ingentilendolo con le verdure, farlo mangiare a tutti.
Mandatemi tanta positività zen, che il mio fegato e la mia fedina penale ne hanno davvero bisogno.

Ingredienti:
800 gr merluzzo in filetti
600 gr spinaci
400 gr funghi porcini
100 gr parmigiano
80 gr farina di kamut
80 gr burro
50 gr mandorle pelate
50 gr mandorle intere
erbe di provenza
olio EVO
sale e pepe qb

Cuocere in padella con un filo di olio e un pizzico di sale (per me affumicato, con il pesce lo adoro!) i filetti di merluzzo, privati delle spine,  finchè non saranno teneri
Bollire gli spinaci, ripassarli nella stessa padella del pesce un paio di minuti con un filo d’olio e sale quanto basta.
Cuocere i porcini (i miei erano surgelati) in padella con un goccio d’olio (io ne avevo uno al porcino, l’ho usato per esaltare il sapore del fungo, ma va benissimo anche l’extravergine) e salare.
Quando tutto sarà raffreddato comporre il piatto.
In una pirofila appena unta d’olio adagiare le verdure alla base, disporre il merluzzo tagliato a cubetti e ricoprire con altre verdure. Aggiungere delle erbette di provenza, o altri aromi a piacere, in superficie.
Tritare i due tipi di nocciole e il parmigano, entrambi non troppo fini.
Lavorarli con la punta delle dita insieme al burro e alla farina, fino a ottenere un composto bricioloso.
Ricoprire la teglia con il crumble e infornare a 200 gradi, forno statico, per 20/25 minuti. Servire caldo.




Filed Under: ricette, secondi Tagged With: abbiamo ospiti, funghi, nocciole, pesce

Torta di verdure e toma d’alpeggio

by 43 Comments

Di mio papà vi ho raccontato che è un uomo estremamente paziente e generoso. Un uomo di parola, d’altri tempi, di cui purtroppo “hanno buttato via lo stampino”.
L’uomo che, affettuosamente glielo rimprovero sempre, ha la responsabilità di avermi dato un’aspettativa rispetto agli uomini impossibile da soddisfare.
Vi ho raccontato qualcosa di lui, ma non vi ho mai detto cosa fa nella vita.
Papà Franco è un dottore. Dico volutamente “è” e non “fa”.
Perché grazie al suo esempio ho visto sempre quella del medico non come una professione, ma come una vera e propria missione.
Un dovere che diventa un bisogno, quello di aiutare gli altri, che gli è costato negli anni non pochi sacrifici e rinunce. Tantissime ore fuori casa ogni giorno, le notti di guardia e reperibilità, anche a Natale, nel weekend, ai nostri compleanni…
La sua partecipazione è stata sempre massima, davvero sempre, ma a volte mancava un po’ la presenza fisica. Anche nelle cose pratiche e logistiche, che la mamma ha gestito sempre egregiamente, con ammirevoli salti mortali.
Coerentemente con questa concezione del suo lavoro papà ha sempre curato tutti, indiscriminatamente, facendosi stimare e voler bene.
Quanto orgoglio quando qualcuno telefonava o portava un pensiero a casa e, intercettandomi sulle scale, ci teneva a dirmi “Deve essere fiera del dottore”. E quanti brividi quando aggiungevano “Se non fosse stato per lui non avrei più camminato”.
Quanta gratitudine era nascosta in quei cesti di uova, in quelle cassette di frutta, nelle bottiglie di vino e nelle torte fatte in casa che gli portavano… perché lui apprezza molto questo genere di pensieri, e lo si nota dalla pancetta!
Tutto questo panegirico a introdurre la toma che ho ricevuto da papà, uno dei pensieri gentili ricevuti dai pazienti nei giorni scorsi.
Perché lui non è un uomo patinato, e alle sciarpe di cachemire preferisce una forma di formaggio 🙂

P.S. So che questo mio ritratto potrà sembrare romanzato, magari anche di parte. Ma che mi cascassero le dita se dico il falso, anche se non fosse il mio papà per me sarebbe un uomo grandioso.
Essere il mio papà lo rende l’uomo migliore al mondo, vero, ma questa è un’altra storia.

 

Ingredienti:
per la pasta 
200 gr farina 00
mezzo bicchiere di acqua
2 cucchiai di olio EVO
sale qb
per il ripieno
toma d’alpeggio
200 gr cime di broccoli e cavolfiori
una carota
due zucchine
200 gr funghi misti

Preparare la pasta impastando farina, olio, sale e aggiungendo piano piano l’acqua; non deve risultare nè troppo appiccicoso nè troppo duro.
Far riposare dieci minuti, stendere con il mattarello e bucherellare il fondo con una forchetta.
Cuocere le cimette, le zucchine grattuggiate a julienne e le carote tagliate a rondelle (io a vapore nel microonde, senza grassi, tanto il formaggio rende già gustoso il ripieno), salarle
leggermente.
Cuocere a parte i funghi in padella con uno spicchietto d’aglio. Aggiungerli alle restanti verdure.
Disporre il formaggio tagliato a fettine sulla base, ricoprire con le verdure e infornare a 180 gradi per 25-30 minuti.

 

Filed Under: antipasti, piatti unici, ricette, verdure Tagged With: formaggi, funghi, torte salate, VEG, zucchine

Capesante grigliate con insalata calda di porcini

by 34 Comments

Sul pesce sono una croce!
Non posso dire che non mi piaccia, ma nemmeno ne vado pazza.
Ogni volta che Fabio, che invece lo adora tutto incondizionatamente, torna a casa dicendomi con entusiasmo “Mi hanno consigliato un ristorantino tutto pesce, di quelli che servono il pescato del giorno senza menu, così è tutto freschissimo” io storco il naso e cerco di dirottare su altre idee.
Il problema principale è che letteralmente spulcio il catalogo dei prodotti del mare: pesci interi e a tranci sì, pesciolini no (nemmeno fritti), crostacei sì – tutti e con molto gusto – vongole/cozze e affini nemmeno sotto tortura. 
Per non parlare di polpi, moscardini e simili. Credo di essere stata traumatizzata da bambina, quando mio papà mi costringeva a mangiare (e c’è stato un periodo in cui si preparavano piuttosto spesso a casa nostra) le maledette seppie con i piselli, incubo della mia infanzia 😀
Le capesante però sono una di quelle poche cose che non mi stancherei mai di mangiare. Mi fanno impazzire e cerco sempre nuove idee per prepararle.

Ingredienti:
300 gr capesante sgusciate
200 gr funghi misti
200 gr porcini
una zucchina grande
olio EVO
uno spicchio d’aglio
sale e pepe

Tagliare i funghi e stufarli in padella dove avrete fatto rosolare uno spicchio d’aglio in un cucchiaio di olio EVO. Eventualmente sfumare con un goccio di vino bianco secco.
Tagliare le zucchine a bastoncino e saltarle 5 minuti (non devono perdere croccantezza) in una wok caldissima.
Unirle ai funghi e lasciar cuocere un paio di minuti insieme per far amalgamare ben i sapori.
Scaldare bene una griglia e cuocere le capesante un minuto/un minuto e mezzo circa per lato (giusto quanto necessario perchè non siano crude, prolungare troppo la cottura le renderebbe dure).
Salare e pepare senza aggiungere condimenti.
Impiattare e servire subito.

Filed Under: ricette, secondi Tagged With: funghi, pesce, zucchine

Filetto di maiale al forno con porcini, castagne e scalogni

by 22 Comments

Non percepite il profumo del bosco nell’aria? 
Le foglioline umide, le resine, l’affumicato delle caldarroste…
Immagino sentiate piuttosto l’odore dell’erba appena tagliata e i pollini, che se soffrite d’allergia (come il mio povero Fabio!) vi fanno starnutire.
In questo piatto ho incastonato i sapori del periodo autunnale, nonostante sia piena primavera, per proporvi una soluzione per fare bella figura con gli ospiti o viziare la famiglia, anche quando non si ha molto tempo da dedicare alla preparazione di un secondo.
Ammetto che è una ricetta diametralmente opposta al concetto di stagionalità e so che potrei essere bacchettata per questo 🙂 ma funghi e castagne sono due dei miei ingredienti preferiti in assoluto e per fortuna sono reperibili tutto l’anno, rispettivamente surgelati e sottovuoto.

Ingredienti:
600 gr filetto di maiale
450 gr funghi misti (surgelati o, meglio ancora, freschi)
100 gr castagne bollite (sottovuoto)
4 scalogni
pepe e sale QB
olio EVO

Far rosolare il filetto in una wok a fuoco vivace con un filo d’olio, salarlo e peparlo bene da tutti i lati.
Riporlo in una teglia senza aggiungere altro.
Nella stessa padella dove è stata rosolata la carne, con il fondo di cottura rimasto, mettere gli scalogni tagliati in quattro parti e privati del germe interno, i funghi e le castagne; aggiungere mezzo bicchiere d’acqua, salare e portare a cottura (dovrà rimanere un pò cremoso, non va fatto asciugare troppo).
Cuocere il filetto in forno a 170 gradi, forno ventilato, per circa 20 minuti.
Estrarre la carne dal forno, lasciarla riposare una decina di minuti, quindi tagliare a fette e ricoprirle del condimento di scalogni, funghi e castagne.
Ripassare in forno per 5-10 minuti, in modo da cuocere le fette lasciando il centro rosato e servire caldo.

Filed Under: ricette, secondi Tagged With: carne, funghi, pranzo della domenica

Cannella e Confetti

Margherita Daverio, alias Cannella e Confetti.
Classe '84, vivo a Milano e faccio la PR.
Per me cucina è carattere, brivido e poesia.
Sognatrice ad occhi aperti ed eccessiva negli affetti, vivo di istanti e di istinti.
Mi tengo stretta la famiglia, gli errori e i ricordi. Guardando sempre avanti, che la vita non si ferma. E tanto meno io.

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