Cannella e Confetti

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Le chiacchiere di Carnevale

by 58 Comments

Ogni famiglia ha i suoi cimeli, spesso anche più di uno.
Una statuetta, un fazzoletto ricamato, una cassapanca antica.
Le foto dei nostri genitori da bambini, il ritratto fatto al nonno nel campo di concentramento.
Una cascina da ristrutturare, la bicicletta con cui nonna andava al mercato (e da cui una volta siamo cadute insieme!), una vecchia Lambretta.
Per me al primo posto c’è di sicuro l’anello di fidanzamento dei miei nonni, un’acquamarina che ho la fortuna di aver ricevuto in regalo per i miei 18 anni.
Ma i tesori di famiglia non sono solo oggetti: sono anche ricordi, aneddoti, ricette, nomi che si tramandano di nonno in nipote.
A volte, sono addirittura persone.
Nella famiglia di Fabio, c’è un cimelio inossidabile, senza pari.
Una donnina di 1,45 m e 96 anni. Molti capelli, poche smancerie e tanto cuore.
La nonna Maria macinava 5 km a piedi ogni giorno per raggiungere la scuola, e altrettanti per tornare a casa dopo le lezioni.
Adorava la storia e la geografia. Sa calcolare in che giorno della settimana sei venuto al mondo, se le dici data e anno di nascita.
Cucina il pranzo per i nipoti tutte le settimane e ogni anno, da buona veneta, prepara un epico baccalà per 15 e passa persone.
Una delle sue specialità sono appunto le chiacchiere, che sa fare sottili, friabili e asciutte: in una sola parola PERFETTE.
Sì, quando le parli al telefono devi alzare un pò la voce, ma in compenso usa il cellulare e sa mandare sms.
E’ lei ad accompagnare ogni giorno a passeggio le vicine di vent’anni in meno perchè sai – mi dice – “sono messe un pò male poverine“.
Nel mio immaginario, è come un diamante grezzo, puro e inscalfibile.
Come se vivesse sotto una teca impalpabile, da cui è destinata a non uscire mai. Senza tempo. Caparbia. Intatta.

Ingredienti:
130 gr farina
un uovo intero
due cucchiai di zucchero bianco
una bustina di vanillina
una noce di burro
un cucchiaio di latte
un cucchiaio di grappa
un pizzico di sale
zucchero a velo per decorareSciogliere il burro con in latte.
Impastare farina, vanillina, zucchero, grappa e uovo.
Consiglio: aggiungete la farina mano a mano, per verificarne la consistenza.
Unire infine il burro fuso e creare un impasto omogeneo e liscio.
Dividere in panetti e lavorarli un pochino con le mani, come per la pasta fatta in casa, per darvi maggiore elasticità.
Tirare la sfoglia, con il mattarello o la macchina per la pasta, finchè risulta molto sottile.
Aiutandosi con un pizzico di farina, creare le forme che preferite (per me romboidali o rettangolari, con una striscia al centro) e fare riposare le chiacchiere una decina di minuti prima di passare alla cottura.
Friggere in immersione in olio di semi di mais di ottima qualità, ben caldo (160/170 gradi).
Rigirare tra i due lati e, a doratura, scolare su un piatto ricoperto di carta assorbente.
Lasciar raffreddare e spolverare con abbondante zucchero a velo.

 

Filed Under: dolci, ricette Tagged With: carnevale

Tortelli di Carnevale

by 19 Comments

La vera festa in maschera per me è sempre stata al paese di mia nonna: ogni Carnevale veniva organizzata una bella sfilata di carri e la piazza era letteralmente invasa di bimbi mascherati. Lei mi faceva preparare appositamente dalla sua sarta originalissimi vestiti, con cui mi sentivo un’autentica principessa.
Il mio preferito, quello da “Primavera”, comprendeva anche un cestino pieno di fiorellini di carta che non immagino quanto ci mettesse a ritagliare. La nonna infatti non ha molto il senso della misura, e questa sua caratteristica la amo visceralmente da sempre.
Per anni e anni Carnevale per me ha sempre fatto rima con “chiacchiere”. Fritte o al forno, la nonna ne comprava appunto per un reggimento e se ne mangiava fino a sentire il pancino tirare.
Da un paio di anni a questa parte invece, ho riscoperto un’avida passione per i tortelli: quelli vuoti all’interno, sofficissimi e rotolati nello zucchero in granelli, da mangiare sia semplici che ripieni di crema pasticcera o Nutella.

A Milano oggi è giovedì grasso, vi lascio quindi la ricetta di come li ho sperimentati io quest’anno, su caldo invito di Fabio 🙂

Ingredienti:
225 gr farina 00
150 ml latte
250 ml acqua
70 gr burro
30 gr zucchero semolato
4 uova
la scorza grattugiata di un limone
un pizzico di sale
olio di semi per friggere

Scaldare in un pentolino antiaderente l’acqua, il latte,il  pizzico di sale e il burro a pezzettini. 
Quando inizia a bollire, togliere dal fuoco e aggiungere la farina
setacciata.
Con un cucchiaio di legno mescolare bene, rimettere sul fuoco e continuare a mescolare finchè il composto non
si stacca bene dalle pareti. Lasciar raffreddare.
Unire la scorza del limone grattugiata e un uovo alla volta avendo cura che l’uovo precedente sia ben amalgamato all’impasto.
Incorporare da ultimo lo zucchero.
Scaldare l’olio in un tegame alto e non troppo largo; friggere palline di impasto formate o con l’aiuto di una sac-à-poche o con due cucchiai leggermente unti d’olio. Non cuocere mai troppe palline  alla volta, per mantenere costante la temperatura dell’olio e lasciare che si gonfino a sufficienza.
Far cuocere i tortelli rigirandoli con una schiumarola finchè sono gonfi e ben dorati. 
Scolarli su carta assorbente e passarli ancora caldi nello zucchero
semolato.

Filed Under: dolci, ricette Tagged With: carnevale, merenda, milano

Cannella e Confetti

Margherita Daverio, alias Cannella e Confetti.
Classe '84, vivo a Milano e faccio la PR.
Per me cucina è carattere, brivido e poesia.
Sognatrice ad occhi aperti ed eccessiva negli affetti, vivo di istanti e di istinti.
Mi tengo stretta la famiglia, gli errori e i ricordi. Guardando sempre avanti, che la vita non si ferma. E tanto meno io.

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