Cannella e Confetti

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MUFFIN MAIS E PECORINO CON SALSA AI PEPERONI GRIGLIATI E BASILICO

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Inspiro l’estate.
Profuma di gelati sciolti sulle mani dei bambini.
Di lunghi viaggi in macchina senza meta e caffè dell’Autogrill.
Di veli di crema solare al cocco a cui si appiccica la sabbia.
Di pesce grigliato e fritto misto, mangiati in riva al mare.
Dell’ammorbidente dei cuscini nelle stanze d’albergo e delle salviette umide dell’aereo.
Del mix di essenze, cibi e spezie dei mercati di tutto il mondo.
Di alberi carichi di ciliegie e albicocche, su cui arrampicarsi e fare merenda.
Di nonne in cucina, di pentoloni di pomodoro, peperoni e basilico.

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Ingredienti:
per i muffin
100 gr farina di mais
100 gr farina di grano tenero
40 gr pecorino romano grattugiato
70 ml di latte intero
80 ml di olio di semi di mais
mezza bustina di Lievito Pizzaiolo PANEANGELI
un cucchiaino di zucchero
un uovo
sale qb
per la salsa
2 peperoni grandi
10 di foglie di basilico
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale qb

Iniziare preparando la salsa: lavare i peperoni, eliminare i semi e i filamenti bianchi interni e tagliarli a strisce. Disporli su una griglia antiaderente ben calda e lasciar cuocere finchè non saranno teneri.
Una volta freddi, tagliarli a pezzetti e metterli nel mixer insieme a basilico, olio e un pizzico di sale. Frullare tutto fino a ottenere una salsa liscia.
In una ciotola ampia, setacciare le farine insieme al lievito e aggiungere sale, zucchero e pecorino grattugiato.
In una seconda ciotola unire tutti gli ingredienti liquidi: uovo (prima leggermente sbattuto), olio e latte.
Versare il composto liquido nella ciotola di quello secco, mescolando perché tutto si amalgami (non troppo a lungo, renderebbe infatti l’impasto meno soffice).
Ungere i pirottini e riempirli di impasto per circa due terzi della loro capienza.
Cuocere in forno statico a 200 °C. per 20 minuti.
Sfornare, lasciar intiepidire e servire insieme alla salsa di peperoni e basilico.

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Per avere questa e altre ricette sempre a portata di mano (o di click) potete scaricare online l’ebook di ricette salate di PANEANGELI

Post offerto da PANEANGELI

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Finger food di piadina con pesche marinate al lime, mozzarella fiordilatte e basilico

by 18 Comments

Trovo del bello in tutte le stagioni ma ammetto che l’estate mi veste a pennello come un vestito confezionato su misura, una sorta di calzantissima seconda pelle.
Abiti leggeri come un soffio, frutta variopinta su cui si ha solo l’imbarazzo della scelta, giornate passate all’aperto e il cielo chiaro fino alle 21.00 passate: non sono decisamente ancora pronta a separarmi da tutto questo.
Per fortuna la cantina Val d’Oca ha compreso questo mio attaccamento morboso alla bella stagione e mi ha chiesto di pensare a un finger food estivo con cui accompagnare il loro Valdobbiadene Prosecco Superiore Rive di Santo Stefano durante uno degli ultimi (sigh) aperitivi sul balcone.
La macchina del tempo dei ricordi mi ha riportata in un lampo alle tante estati romagnole della me adolescente, quelle fatte di moltissima sala giochi e pochissimi compiti, di freschi Fior di fragola mangiati con i piedi nella sabbia e fumanti piadine post falò sulla spiaggia.
Ecco, appunto: mi sono detta che in un perfetto aperitivo al sapor d’estate un ingrediente così emblematico non poteva mancare. L’ho abbinato a basilico e mozzarella, due dei sapori imprescindibili di un pranzo all’aperto che si rispetti e a delle croccanti ma dolci pesche noci, tra i miei frutti di stagione preferiti.

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Ingredienti
una piadina romagnola
una mozzarella fiordilatte
2 pesche noci gialle
il succo di un lime
qualche grosso mirtillo
foglie di basilico

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Tagliare la mozzarella a fette spesse mezzo centimetro e lasciarle in uno scolapasta una ventiona di minuti perchè rilascino il latte in eccesso.
Tagliare anche le pesche in fette dello stesso spessore e lasciarle marinare in una teglia con il succo di lime e qualche foglia di basilico spezzettato.
Usando dei coppa pasta o delle formine per biscotti, ritagliare dalla piadina due sagome per tipo. Ricavare le stesse forme anche dalle fette di mozzarella e da quelle fette di pesca.
Scaldare leggermente le forme di piadina su una padella antiaderente poi comporre il finger food alternando uno strato di piadina, la mozzarella, la pesca e infine richiudere con il secondo strato di piadina. Completare con una foglia di basilico fresco e un mirtillo e chiudere con l’aiuto di uno stuzzicadenti.
Servire subito accompagnati da un bel calice di Prosecco.

Questo post è offerto dalla cantina Val d’Oca

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Biscotti al basilico e sorbetto al limone

by 21 Comments

Giorni festivi e pre festivi esclusi, io amo fare la spesa. Mi ha sempre infuso buonumore.
Metterci un’eternità perchè non resisto a imboccare anche le corsie in cui sono consapevole che non mi serve nulla, per il piacere di starmene lì, a fissare gli scaffali come una bimba davanti all’acquario.
Sentirmi Lara Croft mentre sparo codici con il Prontospesa (e come gongolo se me li legge al primo tentativo!), anche se immancabilmente in cassa mi toccherà la rilettura.
Uscire dal rigore della mia lista, stilata rigorosamente tra le note dell’iPhone, con il volantino on line delle promo sott’occhio. Perchè io ci provo a fare la moderna massaia diligente, eh. Ma poi metà del carrello si popola di “fuori programma”, curiosi e golosi.
Come questa bottiglia di Sorbissimo, un sorbetto al limone pronto all’uso che mi ha tentata nel banco frigo del mio paese dei balocchi della GDO, l’Iper Portello.

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Niente latte, nè uova. Niente glutine, soia, nè frutta a guscio.
Tanti limoni di Sicilia, accuratamente selezionati, per produrre un succo purissimo.
Eppure non è (solo) questo il segreto di un sorbetto così morbido e cremoso.
Ve lo svelo, dai: è la mantecazione. Fatta come quella del gelato artigianale, alle giuste temperature e con i tempi giusti, che consente di ritrovare la densità propria dei prodotti artigianali in un prodotto conservabile in frigorifero.
Può essere bevuto così com’è, basta agitare la confezione e servirlo (Come dite? Dev’essere un piacere anche berlo direttamente dalla bottiglia? No. Non è elegante, proprio non si fa… vabbè, non lo diremo a nessuno).
Anche se tradizionalmente il sorbetto viene servito a fine pasto, l’ho voluto rivisitare in chiave aperitivo: apripista perfetto per i pranzi e i cenoni di questi giorni di festa, grazie alla ricetta senza alcool è adatto proprio a tutti, grandi e piccini. E se non è party senza la nota alcoolica, per gli over 18 spazio alla personalizzazione con un gocci(n)o di vodka o Gran Marnier.
Ad accompagnare, un burroso biscottino salato, con tutto l’intenso profumo del basilico fresco che ben si sposa con l’aroma del vero limone.

Ingredienti
un uovo intero
150 gr di farina tipo 2
75 gr burro
8 grandi foglie di basilico fresco
5gr di sale
pepe nero

Spezzettare con le mani le foglie di basilico in piccoli pezzi (le mie erano veramente grandi!).
Lavorare la farina, il burro, l’uovo, il sale e il pepe con le punta delle dita come per una frolla, avendo cura di non scaldare troppo il burro con le mani.
Formare un cilindro di impasto, avvolgerlo nella pellicola trasparente e farlo riposare in frigorifero per circa un’ora. Riprendere la frolla e tagliarla a fette di circa 5mm di spessore, formando tanti biscotti.
Disporli su una teglia rivestita di carta da forno, adeguatamente distanti uno dall’altro.
Cuocere a 170° in forno statico per 15-17 minuti (non prolungate la cottura, altrimenti il biscotto si seccherà).

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Questo post è offerto da Sorbissimo. Lasciatevi tentare anche dagli altri gusti: Lemoncello, Caffè e la versione Party al Cioccolato e Grand Marnier.

Filed Under: antipasti, finger food, ricette Tagged With: biscotti, Natale

Jiaozi, ravioli fritti cinesi ripieni di carne

by 30 Comments

Vi ho già parlato della Wellness, una farina di grano tenero di tipo 2 studiata da Cerealia ricchissima di fibre, che ne sfrutta i benefici tradizionali senza per questo compromettere il risultato finale della panificazione.
Questa farina mi aveva affascinata qualche mese fa: sperimentata in abbinamento ai profumi del cocco e del limone, per un dolcetto che annunciava il capolino della primavera, ne avevo potuto apprezzare il gusto stuzzicante e la deliziosa grana, leggera e per nulla condizionata dall’altissimo contenuto di fibra.
Oggi ho provato a utilizzarla per qualcosa di diverso dai più classici lievitati e, nella scelta della ricetta, mi sono anche concessa di andare sul corposo; in fondo iniziano le brezze serali e con loro il desiderio di mettere sotto ai denti qualcosa di più corroborante.

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Mi sono ispirata a una delle meraviglie che è possibile ammirare passeggiando attraverso il decumano di Expo a Milano, il coloratissimo padiglione fiorito della Cina.
Una struttura in bambù con un concept meraviglioso: come il contadino cura e protegge la sua terra, così chi lo abita deve custodire il proprio Pianeta. Mi piace questo concetto di un mondo sconfinato da curare con premura e dedizione, come se fosse il proprio orticello, un pò alla Candido di Voltaire.
Mi piace l’idea di un esercito di facce gentili, delle più diverse età e qualsiasi colore di pelle, che bagnano diligentemente un pezzetto di terra ciascuna con la consapevolezza che, insieme, è davvero possibile far diventare il pianeta un giardino rigoglioso e in salute.
Sono romantica e un pò illusa ma non ci posso fare niente, mi innamoro di immagini come questa. E sarei la prima a prendere un innaffiatoio in mano (anche se, più che verde, ho il pollice nero).
Ho scelto i ravioli cinesi fritti che, con quel loro ripieno profumato e saporito, trovo semplicemente perfetti per un happy hour di fine estate tra amici.

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Ingredienti:
per la pasta
250 gr farina di tipo 2
170 gr di acqua tiepida
5 gr lievito
un cucchiaio di olio di semi
per il ripieno
250 gr carne trita scelta di suino
due cipollotti
300 gr funghi pioppini
tre cucchiai di olio di semi
miscela delle 5 spezie cinesi (la trovate già pronta in qualsiasi alimentari etnico, consta di finocchio, anice stellato, pepe di Sichuan, cannella e chiodi di garofano)
peperoncino frantumato
salsa di soia (circa quattro cucchiai, più quella per servire)

Preparare la pasta setacciando la farina con il lievito, creando una fontana e versando al centro l’olio e, poco per volta, l’acqua tiepida. Le dosi di acqua e farina da utilizzare sono indicative in quanto ogni farina tende ad assorbire diversamente i liquidi. L’impasto sarà giusto quando resterà piuttosto sodo, tuttavia non duro nè appiccicoso.
Coprire la pasta con un telo e far lievitare almeno un’ora.
Nel frattempo, rosolare il cipollotto tagliato sottile (la parte bianca ma anche la prima parte verde) in una wok con l’olio ben caldo, aggiungere poi i pioppini tagliati a pezzetti e fargli rilasciare l’acqua di vegetazione. Circa 5 minuti dopo aggiungere la carne trita, ulteriormente sminuzzata in piccoli pezzi.
Aggiungere la salsa di soia, il peperoncino e le spezie e portare a cottura avendo cura di non far asciugare troppo il fondo. Lasciar intiepidire il ripieno.
Intanto, lavorare la pasta ricavandone degli gnocchetti grandi come noci, che con un mattarello su un piano infarinato andrete a stendere in dischi.
Riporre al centro di ciascun raviolo un cucchiaio di ripieno, chiudere prima a mezzaluna e poi con i polpastrelli creare meglio che potete delle pieghettine (a me sono venute malissimo!); sigillate bene la pasta in modo che il ripieno non esca mentre li cuocete.
Friggere in abbondante olio di semi, scolare su carta assorbente e servire caldi accompagnati da salsa di soia.

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Crostoni con mozzarella di bufala, crudo di Parma e mirtilli

by 48 Comments

C’è chi non scrive quando è felice, perchè sta vivendo i propri sogni a occhi aperti, spalancati.
Non è questione di mancanza di stimoli, semplicemente ha di meglio da fare.
C’è chi gira su se stesso senza bussola, faticando a scorgere il senso. E questa mancanza di orientamento la materializza nel blocco dello scrittore. Che tutti attraversiamo momenti in cui è molto, molto più complicato, trovare i come e i perchè.
C’è chi smette di scrivere quando è turbato o triste, perchè non trova l’animo nè l’ispirazione. Perchè non vuole vomitare malcontento, perchè vuole ignorare la verità, perchè le parole ama digitarle solo quando parlano di bene.
Poi ci sono io, che quando ho il cuore in tumulto scriverei pure. Parecchissimo proprio.
Ma per fortuna ricordo che, per quanto queste pagine siano diventate a tutti gli effetti il mio diario, non restano chiuse nel cassetto del mio scrittoio.
E allontano la tastiera.

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Ingredienti
pane siciliano
una mozzarella di bufala
qualche fetta di prosciutto
15 mirtilli
pepe multibacca
olio EVO

Per prima cosa affettare la mozzarella, in modo che abbia il tempo sufficiente per perdere il suo latte, che andrebbe a inzuppare il pane.
Tagliare il pane in fette alte circa un centimetro. Spennellarle con un pò di olio EVO, poi grigliarle su una bistecchiera ben calda, finoa  diventare sufficientemente abbrustolite e croccanti.
Posare sopra ciascuna una fetta di mozzarella, pepata a piacimento. Comporre il resto del crostone adagiando una fetta di prosciutto e 5 o 6 mirtilli freschi.
Aggiungere eventualmente un altro filo d’olio in superficie (per i miei gusti va bene così).

Note:
– è una non ricetta, semplicemente un’idea per un aperitivo o un pranzo veloce, a seconda di quanti ne mangiate / quanto grandi sono le fette di pane
– ho scelto un pane siciliano, rustico e con i semi di sesamo; in alternativa consiglierei di usare un pane nero
– non ho avuto bisogno di sale, mozzarella e prosciutto crudo sono sufficientemente saporiti
– per una riuscita armonia di sapori e consistenze, è importante che i mirtilli siano croccanti e leggermente aciduli

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Filed Under: antipasti, finger food, ricette Tagged With: ricette veloci

Cornetti salati crudo e senape a l’ancienne

by 40 Comments

Un’idea velocissima e di sicura riuscita per i vari aperitivi e buffet di festa di questi giorni. Perchè, vi prego, ditemi che non capita solo a me! 
A dicembre ogni scusa è buona per mangiare: fiera dell’artigianato, aperitivo con
l’amica che non vedi da tempo, ritrovo aziendale, raduno milanese con le
mie Bloggalline, cena con parenti che non ci saranno a Natale, e ancora
mille occasioni gastronomiche di festa e saluto.

A parte un anno in cui una provvida gastroenterite mi ha graziata, generalmente inizio l’accumulo già parecchio prima delle feste.
Insomma, per essere sicura di ingrassare come si deve a Natale, mi butto avanti. Aggiungeteci una settimana di trasferta romana in cui ho mangiato di tutto, alle ore più sconclusionate… e capirete perchè ho impacchettato la bilancia fino a febbraio.

Ingredienti:
un rotolo di pasta sfoglia
ho usato la pasta pronta ma, del resto, sfoglia e velocità non fanno decisamente rima 🙂
125 gr prosciutto crudo magro
senape a l’ancienne
semi di sesamo bianchi
un uovo

Spennellare la sfoglia stesa con la senape, ricoprendola in modo uniforme.
Ritagliare la pasta in tanti triangoli.
Porre a uno dei vertici mezza fetta di prosciutto, ripiegata su se stessa.
Avvolgere il prosciutto con la sfoglia partendo dall’angolo e continuare a ruotare la pasta creando la tipica forma dei cornetti.
Disporre su una teglia rivestita di carta da forno, ben distanziati tra loro.
Spennellare con un uovo intero sbattuto con un pizzico di sale, aggiungendo dei semini di sesamo (ma anche di papavero, di zucca, di lino) su ciascun cornetto.
Cuocere in forno statico a 180 gradi per circa 15 minuti (quando si dorano, sono pronti).
Sono buoni sia tiepidi che freddi.

Con questa ricetta partecipo al contest Accogliamo Babbo Natale nelle nostre case di Ileana. Che se inizia il giro da me inizia con l’aperitivo, altrimenti si rifà la bocca dopo tanti dolci 🙂

Filed Under: antipasti, finger food, ricette Tagged With: abbiamo ospiti, pasta sfoglia, ricette veloci

Tartufini di formaggio alle noci

by 44 Comments

La regola vuole che quando si sceglie un menu impegnativo, si riduca il numero di portate o si scelgano almeno piatti da poter preparare in anticipo.
Questo per evitare di farsi dea Kalì dalle mille braccia il giorno della festa (e pure quello prima).
Nonostante fosse un mese che io e Fabio pensavamo al menu del suo compleanno, ho ceduto ugualmente al vizio di improvvisare.
E di abbondare, modello nonna.
Quindi, il “non antipasto” è diventato un bis di antipasti. Veloci, però. Almeno quello.
Come questi tartufini freschi, che si attirano l’un l’altro come le ciliegie.

Erano già arrivati i miei e io litigavo selvaggiamente con il tritatutto che risputava pezzetti di cime di rapa rischiando di allagarmi la cucina di acqua torbida (già successo l’anno scorso con la buccia delle carote, e lo ricordo con orrore. Quello è l’attrezzo del demonio, ne sono sicura).
Scuotendo la testa, ripensavo al passaggio di uno dei libri di Csaba, in cui si raccomandava che dopo aver preparato tutto alla perfezione, la padrona di casa potesse disporre di almeno un’ora tutta per sé, per potersi rilassare prima di iniziare a ricevere.
Ho pensato a me che, nonostante mi muova in anticipo, finisco sempre per correre come una pazza e faccio giusto in tempo a spazzolarmi i capelli e infilare le scarpe prima dell’arrivo degli ospiti.
Niente, non sono tipa da alta società 🙂

Ingredienti:
100 gr ricotta vaccina
50 gr emmental
50 gr parmigiano reggiano
50 gr noci
sale e pepe QB

Nel mixer, inserire parmigiano ed emmental tagliati a cubetti e tritarli.
Lavorare la ricotta con i formaggi tritati, salare e pepare secondo necessità.
Riporre il composto in frigorifero per circa mezz’ora.
Nel frattempo tritare le noci non troppo finemente.
Formare con i palmi delle mani delle palline grandi come ciliegie e rotolarle nella granella, premendo leggermente perchè le noci si attacchino bene.
Riporre in frigorifero estraendoli circa 15 minuti prima di servirli.
Io ho scelto le noci ma potete usare quello che più vi piace per decorare questa base di formaggi: granella di pistacchi, erba cipollina tritata, paprika, semi di sesamo tostati ecc.

Filed Under: antipasti, finger food, ricette Tagged With: abbiamo ospiti, formaggi, noci, VEG

Tapas con mozzarella fiordilatte e puntarelle alle acciughe

by 30 Comments

Io mi affeziono facilmente, non è una novità. Oltre che con le persone, mi accade con le atmosfere, i rituali, gli ambienti.
Ci sono luoghi che mi fanno sentire del tutto in pace. 
Una sorta di morfina per l’anima.
I posti del cuore a volte si trovano semplicemente tra le braccia di qualcuno, altre volte stanno tra quattro mura.
Nel tavolo di un ristorante intimo e caldo, dalle luci soffuse e una stupefacente densità di quadri alle pareti, in cui ti conoscono per nome ma mantengono una premurosa riverenza.
In cui ogni volta ti perdi a leggere il menù, ma finisci per ordinare sempre le stesse portate.
E magari prendi spunto per rielaborarle, per portare nel tuo nido un pò di questa cucina, che in fondo senti essere di casa.
Quei piatti sono confortanti come la certezza degli amori di una vita. 
Quelli che cambia il tempo e cambi tu, ma loro non finiscono.


Ingredienti:
pane azimo morbido (per me Nattura)
250 gr puntarelle
una mozzarella fiordilatte
4 cucchiai di olio EVO
2 cucchiai di aceto bianco
5 filetti di acciuga
sale qb

Mettere a bagno le puntarelle in una grande ciotola di acqua e ghiaccio (questo passaggio è indispensabile perchè perdano l’amaro), potendo cambiare l’acqua due o tre volte. Devono stare comunque a bagno per minimo un’ora.
Nel mixer frullare olio, aceto e acciughe. Scolare le puntarelle, tagliarle a strisce sottilissime e condirle con la salsa ottenuta.
Tritare a coltello la mozzarella in piccoli cubetti e lasciarla scolare, in modo che non risulti troppo acquosa.
Con il coppapasta ricavare delle basi di pane azimo, da far tostare su una padella antiaderente bene calda, senza aggiungere grassi.
Comporre la tapas aggiungendo sul disco di pane tostato la mozzarella, adagiandovi in cima un mazzetto di puntarelle condite.
Completare a piacere con un filo d’olio EVO e un filetto d’acciuga tritato in piccoli pezzi.

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Muffin salati al pecorino nero, pomodori secchi e basilico

by 27 Comments

Sono sempre stata golosa, a livelli indescrivibili.
Fino ai 20 anni avrei potuto alimentarmi esclusivamente di dolci, senza alcuna fatica. A dire il vero, ai tempi dell’Università spesso l’ho fatto.
Vivi da sola, prepari la torta preferita di quando eri bambina (Mars e riso soffiato al cioccolato, mica bruscolini) e te ne scofani metà al posto della cena. Che mica vorrai correre il rischio di farla diventare moscia e vecchia.
Con il passare degli anni, con buona pace della mia glicemia, ho ridotto drasticamente gli zuccheri ma sono ancora attratta da alcune delle forme tipiche che assumono: brioche, crostate, plumcake e certo anche i muffin.
Forse ho ancora bisogno di ingannare la mia mente in qualche modo o, forse, subisco semplicemente il fascino dei contrasti.

I silenzi che urlano.
I brividi di caldo.
Le attese pazienti.
Il gelato salato.
Le compagnie in cui ti senti solo.
Il caos ordinato.
Gli abiti da sera portati con le sneakers.
I pianti di gioia.
Il ghiaccio che scotta sulla pelle.
La luce in fondo al tunnel.
Le scuole estive.
Il mal di pancia dal ridere.
Gli amici dei tuoi nemici.
I cibi dietetici.
I grassi buoni.
Le critiche costruttive.
Il segno del costume d’estate.
I baci che pungono.

Ingredienti:
200 gr farina
150 ml latte
100 gr pecorino nero in una sola fetta
50 ml olio EVO
3 uova
2 cucchiai di parmigiano grattuggiato
mezza bustina di lievito
una decina di pomodori secchi sott’olio
basilico qb
sale e pepe

Sbattere accuratamente le uova con il latte e l’olio in una ciotola.
In un altro recipiente, mischiare bene la farina, il parmigiano e il lievito.
Unire il composto secco a quello liquido, mescolando molto bene, aggiungere il pepe e il sale.
Unire il basilico tagliato a piccoli pezzi (io ho usato un coltello di ceramica, così la lama non ossida le foglie), i pomodori secchi asciugati con carta assorbente e il pecorino, tutto sminuzzato.
Mescolare e dividere negli stampini, riempiendoli per due terzi con il composto.
Cuocere a 180 gradi, forno statico, per 20/25 minuti.
Servire tiepidi; se si consumano il giorno dopo scaldarli qualche secondo a microonde perché tornino come appena preparati.

P.S. Mia sorella sostiene siano perfetti accompagnati dalla salsa rubra!

 

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Frutta secca con mousse di mascarpone e gorgonzola

by 10 Comments

Una ricetta sperimentata durante le feste: da tradizione, il pranzo di Natale viene ospitato da mio zio, che ha una taverna molto spaziosa e un gusto spiccato e raffinato nel ricevere.
Per contribuire al super lavoro di preparazione, dato che saremmo state una ventina di persone, mi è stato chiesto di portare un antipasto.
Nessun problema, solo qualche piccola limitazione. 
Primo, mia sorella è vegetariana.  
Secondo, il forno sarebbe stato occupato dalle lasagne, perciò era necessario pensare a qualcosa che non prevedesse di essere cotto o riscaldato. 
Ultima cosa, casa mia e quella di mio zio distano tre quarti d’ora buoni di strada; se a questo aggiungiamo il fatto che Fabio deve sempre improvvisare rally, dato che siamo i ritardatari della famiglia, va da sè che l’antipasto dovesse essere anche semplicemente trasportabile 🙂
Volendo prepare qualcosa di sfizioso e un pò insolito, ho sperimentato questa accoppiata agrodolce.


Ingredienti:
datteri
fichi secchi
120 gr mascarpone
70 gr gorgonzola dolce
mandorle spelate
ev. sale

Il primo consiglio è quello di scegliere possibilmente frutti grandi, sarà più pratico farcirli e potranno ospitare più mousse, dando un miglior contrasto di sapori.
Eliminare il picciolo dai fichi e incidere a croce, per poter aprire il frutto lasciandolo “seduto” sulla base,
Sciacquare e asciugare i datteri, inciderli per il lungo ed eliminare il nocciolo, ottenendo una sorta di barchetta.
Frullare mascarpone e gorgonzola (potete variare le proporzioni tra i due formaggi a seconda che desideriate un aroma più o meno intenso e una consistenza più o meno cremosa/gessosa) , assaggiare ed eventualmente aggiustare di sale.
Tostare le mandorle in un pentolino antiaderente senza aggiungere grassi e farle raffreddare.
Comporre i bocconcini utilizzando una sac-à-poche per farcire i frutti con la crema.
Completare aggiungendo una mandorla sui fichi.

P.S. Come vedete la ricetta è semplicissima, ma non per questo molto veloce! Bisogna fare attenzione nell’incidere i frutti per non rovinarli, e come tutti i finger food è richiesta una preparazione paziente. 
Prendetevi un pò di tempo per fare tutto con calma e senza stress 😉

 
Con questa ricetta partecipo al contest “Un antipasto coi fiocchi” del blog Agriturismo Cà Versa

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Cannella e Confetti

Margherita Daverio, alias Cannella e Confetti.
Classe '84, vivo a Milano e faccio la PR.
Per me cucina è carattere, brivido e poesia.
Sognatrice ad occhi aperti ed eccessiva negli affetti, vivo di istanti e di istinti.
Mi tengo stretta la famiglia, gli errori e i ricordi. Guardando sempre avanti, che la vita non si ferma. E tanto meno io.

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