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Archives for Maggio 2017

Avocado toast: la mia non ricetta per il brunch

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Quando il tempo scarseggia e gli impegni, tra dovere e piacere, mi tengono lontana dalla cucina finisce che la latitanza da queste pagine diventa davvero eterna.
Nei pochi pasti che consumo a casa non ho davvero occasione di assemblare set e scattare foto decenti, e in aggiunta il più delle volte mi dico “dai Marghe, non puoi mica pubblicarla, non è una ricetta questa!”.
Stavolta però ho scacciato queste voci che mi ronzavano in testa, come si fa la notte con una zanzara noiosa. Perchè un avotoast fatto a regola d’arte, in fondo, non è certo cosa da disdegnare.
Certo, oltre a essere una vera e propria star di Instagram, è anche uno dei soggetti triti e ritriti ultimamente su blog e riviste, nonchè sui menu dei locali più modaioli.
A mia discolpa però va detto che l’amore tra me e l’avocado dura da tempi immemorabili, quando ancora facevo l’Università e questo frutto burroso era sconosciuto ai più, di certo non un food trend.

avocado_toast_avotoast

Ingredienti
per ciascun toast
pane a fette (per me di tipo siciliano)
un avocado maturo
succo di limone
sale & pepe
paprika affumicata

Aprire a metà l’avocado incidendolo con un coltello per la lunghezza, staccare il nocciolo e prelevare la polpa con un cucchiaio.
Affettare il pane e tostarlo su una piastra ben calda, a fiamma media.
Preparare nel frattempo la crema: in una ciotolina lavorare la polpa dell’avocado con un paio di gocce di succo di limone, sale e pepe a piacere.
Spalmare sulla fetta di pane ancora calda e guarnire con paprika affumicata.
A piacere, per fare diventare il piatto più completo e sostanzioso, si può aggiungere in superficie un uovo al tegamino o pochè (ma io detesto il tuorlo d’uovo).

Alcuni tips:

  • la varietà di avocado che preferisco è la Hass, originaria della California, che ha frutti piccoli e dalla buccia rugosa e scura
  • per scegliere l’avocado, rimuovete il picciolo (se il frutto è maturo non avrete alcuna difficoltà) e osservate il colore della buccia sottostante che deve essere verde-gialla, nè gialla pallida nè marrone
  • un’altra prova utile si basa sull’osservare la consistenza del frutto: premendo con il polpastrello la buccia dovrebbe cedere leggermente
  • il pane più adatto per questo tipo di preparazione ha la mollica compatta e piuttosto asciutta, che consente una tostatura rapida senza rischiare di bruciare la fetta
  • lo spessore del pane va a piacere, io preferisco sia piuttosto sottile sia per non prevaricare il sapore del condimento, sia perchè possa tostare in modo uniforme, rimanendo croccantissimo
  • le gocce di limone possono aiutare a mantenere il colore della crema di avocado brillante, tuttavia suggerisco di prepararla solo all’ultimo: ci si mette davvero un minuto!

avocado_toast_avotoast

Filed Under: piatti unici, ricette Tagged With: brunch, merenda, piatti estivi, ricette leggere, ricette veloci, USA, VEG

Crostata di riso con verdure al forno e stracciatella

by 10 Comments

“Ma tu mi ami?”chiese Alice.
“No, non ti amo.” rispose il Bianconiglio.
Alice corrugò la fronte ed iniziò a sfregarsi nervosamente le mani, come faceva sempre quando si sentiva ferita.

“Ecco, vedi? – disse il Bianconiglio – Ora ti starai chiedendo quale sia la tua colpa, perché non riesca a volerti almeno un po’ di bene, cosa ti renda così imperfetta, frammentata. Proprio per questo non posso amarti. Perché ci saranno giorni nei quali sarò stanco, adirato, con la testa tra le nuvole e ti ferirò. Ogni giorno accade di calpestare i sentimenti per noia, sbadataggine, incomprensione. Ma se non ti ami almeno un po’, se non crei una corazza di pura gioia intorno al tuo cuore, i miei deboli dardi si faranno letali e ti distruggeranno. La prima volta che ti ho incontrata ho fatto un patto con me stesso: mi sarei impedito di amarti fino a che non avessi imparato tu per prima a sentirti preziosa per te stessa. Perciò Alice no, non ti amo. Non posso farlo.“

crostata_riso_verdure_stracciatella

Questa torta salata non convenzionale può essere consumata come antipasto, primo piatto o piatto unico. E’ adatta inoltre a vegetariani e celiaci.
Ricetta adattata dalla crostata di riso di Timoebasilico.

Ingredienti
per la base
250 gr di riso arborio
3 uova
70 gr di parmigiano reggiano
circa 20 olive verdi denocciolate
sale e pepe qb
burro
pangrattato (farina di riso per la versione gluten free)
per la guarnizione
tre zucchine
mezzo mazzo di asparagi
una ventina di pomodorini cherry
timo semisecco
erbette di provenza essiccate
olio EVO
pepe multibacca
sale
300 gr di stracciatella

Lessare il riso al dente in acqua bollente salata (15 minuti) e scolarlo sotto l’acqua fredda.
Tritare le olive e mischiarle al riso.
Sbattere le uova con il sale e il pepe. Grattuggiare il parmigiano e aggiungerlo.
Mischiare il riso con il composto di uova e amalgamare bene.
Imburrare una tortiera (per me rotonda con diametro 22 cm) e cospargerla di pangrattato. Creare uno strato uniforme con il riso e cuocere in forno a 180 gradi per circa 35-40 minuti.
Lavare bene tutte le verdure (mantenere i piccioli sui pomodorini).
Tagliare le zucchine a bastoncino, gli asparagi – privati delle basi più coriacee – in tre parti e lasciare i pomodorini interi. In una ciotola condire ciascuna verdura separatamente con sale, pepe, erbe aromatiche e olio EVO.
Disporre, sempre separatamente, su una teglia rivestita di carta da forno e cuocere per circa 20 minuti a 200 gradi in forno statico.
Sfornare la base e far intiepidire.
Guarnire con la stracciatella e disporvi sopra le verdure al forno.

Note:

  • la crostata di riso con verdure al forno e stracciatella si può preparare anche in anticipo, se necessario, avendo cura di riscaldare leggermente la base prima di servirla e guarnendola solo all’ultimo
  • la base ha un gusto molto delicato, che può essere arricchito usando percorino al posto del parmigiano oppure aggiungendo capperi o pomodori secchi al trito di olive
  • al posto della stracciatella è possibile usare – a crudo – ricotta di bufala o mozzarella di bufala a pezzetti, oppure provolone dolce o scamorza (in questo caso passare la crostata altri due minuti in forno per far sciogliere il formaggio)

Filed Under: antipasti, piatti unici, ricette, secondi, verdure

Scatti di vita: New York edition

by 12 Comments

Trattandosi della seconda volta in città, dopo una vacanza estiva piuttosto lunga tre estati fa, nel nostro recentissimo viaggio a New York avevamo già smarcato la maggior parte della to-do list tipica del turista di prima maniera.
Senza la frenesia del “questo va fatto/visto per forza” abbiamo potuto dedicarci a esperienze meno mainstream, attraverso le quali respirare un pò di autentica NYC life.
Molte le ho trasmesse in diretta su Stories, tra quelle pubblicate invece ve ne racconto alcune un pò più in dettaglio, ancora con un piede nella sindrome della nostalgia del viaggiatore… e un altro nel jet lag!

A VERY SPECIAL POINT OF VIEW

nyc_ny_newyork
Posta al centro dell’East River, la Roosevelt Island è una piccola isola della lunghezza di circa 3km composta da una sola strada chiamata appunto Main Street.
Raggiungendola in pochi minuti con la Roosevelt Island Tramway, la funicolare che la collega a Manhattan, vi sarà possibile godere di un panorama privilegiato durante il tragitto: affacciatevi sul retro del vagone e guardate l’Upper East Side allontanarsi dall’alto dei 76 metri del vostro viaggio.
Due lati positivi non trascurabili, in aggiunta alla bellezza dell’esperienza: per utilizzare il servizio è sufficiente il biglietto standard della metropolitana e, trattandosi di un trasporto pubblico destinato quindi non (solo) ai turisti, la frequenza delle corse è fitta e quasi ininterrotta (6 AM – 2.30 AM).

NOT ONLY IN JAPAN

roosevelt_riverwalk_newyork
Una volta scesi a Roosevelt Island, sgranchite le gambe con una passeggiata lungo l’Hudson, ammirando lo skyline della città che non dorme mai avvolti dal silenzio quasi surreale dell’isola.
Se avete la fortuna di capitarci nel pieno della primavera, le rive del fiume saranno adornate da una romantica e ipnotica distesa di ciliegi in fiore.
Se poi fate in modo di visitarla al tramonto, lo spettacolo mozzafiato è garantito al 100%.

FRIES, WITH CAPITAL F

nickel&drider_newyork
Il mio tallone d’Achille, il piatto a cui non potrei dire di no nemmeno sotto tortura, la sostanza di cui sono fatti i miei sogni: indubbiamente loro, le patatine fritte.
Mi piacciono croccanti, asciutte e sottili, le mangio da sempre e mai smetterò per nessun motivo al mondo.
Si aggiudicano ufficialmente l’oscar per le migliori fries assaggiate in vita mia (e credetemi se vi dico che ne ho mangiate TANTISSIME una discretà quantità) quelle di Nickel & Diner: fritte alla perfezione, lunghe e strette, servite con una spolverata leggera di erbe aromatiche e parmigiano – che mai avrei pensato potesse sposarcisi così bene.
Degni di merito anche gli altri piatti del menù brunch (sto già pensando a quando replicare la mia bowl di kale, quinoa, azuki, avocado e crema di patate dolci) e la location piena di luce: un indirizzo da segnare!

WESTFIELD WORLD TRADE CENTER

westfield new york
Inaugurato ad agosto 2016, è il centro commerciale più grande della città; sorge all’interno di Oculus, il nuovo Transportation Hub deputato a smistare gran parte del traffico in arrivo e in partenza nella stazione di World Trade Center, composto principalmente dai pendolari del Financial District e di Wall Street.
L’architetto spagnolo Calatrava ha dato alla struttura la forma simbolica di due imponenti ali, come quelle di una fenice in resurrezione dalle ceneri di Ground Zero.
Anche se non siete tipi da centro commerciale, vale la pena fare un salto a Westfield per restare a bocca aperta davanti al maestoso progetto architettonico e godere dell’offerta, ancora in espansione, della dining court (a me ha rapito il cuore una pasticceria – o forse dovrei dire gioielleria – giapponese, mignon ma fornitissima).

GOOD FOOD, GOOD MOOD

eggs benedict new york
Chiudiamo in bellezza con una delle ricette irrinunciabili per un’american breakfast con tutti i crismi: le eggs Benedict.
Se non c’è colazione made in US in cui manchi un piatto a base di uova, queste cotte pochè, annegate nella salsa olandese e posate su un croccante english muffin tostato insieme a una seconda proteina a scelta (tipicamente bacon, prosciutto o salmone affumicato – ma la vera bomba sono le crab cakes) sono davvero una prelibatezza.
Squisite quelle di Sarabeth’s (in città ce ne sono diversi, il mio preferito per location e cibo è quello dell’Upper East Side), gastronomicamente parlando uno dei posti in cui fare doverosamente una puntatina ogni volta che si è a NY.

Filed Under: scatti di vita Tagged With: new york, USA, viaggi

Cannella e Confetti

Margherita Daverio, alias Cannella e Confetti.
Classe '84, vivo a Milano e faccio la PR.
Per me cucina è carattere, brivido e poesia.
Sognatrice ad occhi aperti ed eccessiva negli affetti, vivo di istanti e di istinti.
Mi tengo stretta la famiglia, gli errori e i ricordi. Guardando sempre avanti, che la vita non si ferma. E tanto meno io.

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