Cannella e Confetti

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Archives for Febbraio 2017

Teglia di verdure invernali al forno

by 20 Comments

Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo modifichi la tua andatura e il vento la cambia anch’esso, per seguirti meglio.
Tu allora cambi di nuovo e subito quello lo fa di riflesso, per adattarsi al tuo passo.
Questo si ripete infinite volte, come una danza sinistra.
Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te.
È qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu.
Perciò l’unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento.
Camminando dritto e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia.

[Haruki Murakami]

Ingredienti
mezzo cavolfiore
250 gr polpa di zucca
una patata dolce americana
7/8 patate novelle da forno
una grossa cipolla rossa
3 carote
sale alla salvia
timo semi-secco
pepe multibacca
paprika
olio EVO

Lavare bene le patate novelle e tagliarle a fette lasciando la buccia.
Pelare la patata americana, ricavarne degli spicchi.
Cuocere a vapore circa 5 minuti entrambi i tipi di patate.
Tagliare le cime del cavolfiore, la zucca, le carote e la cipolla rossa a fette.
Riporre tutte le verdure in una boule e condirle con sale, pepe, timo, paprika e olio EVO.
Mescolare bene, poi disporre su una placca ricoperta di carta da forno in un solo strato.
Cuocere in forno statico a 200 gradi per circa 30/35 minuti.
Servire le verdure calde, come contorno; in alternativa – o se avete avanzi – potete ricavarne un’insalata, lasciata riposare almeno mezza giornata in frigorifero e condita con una vinaigrette di olio, limone e senape in grani.

Filed Under: antipasti, piatti unici, verdure Tagged With: insalate, VEG

L’Oste della Bon’ora e la cucina romana da Eataly

by 4 Comments

Non chiamatelo chef: lui è un oste.
E “A Milano voi un oste non l’avete“, mi ammonisce subito bonariamente.
Quale migliore occasione dunque per mettere le gambe sotto al tavolo (o meglio, al bancone) del temporary restaurant de L’Oste della Bon’ora?
Dai, concedetevi una vacanza romana, almeno culinariamente parlando: c’è tempo fino al 28 febbraio, ultima sera in cui sarà possibile alla tavola di Massimo Pulicati nello spazio Valcucine del 2° piano di Eataly Milano Smeraldo.
Vi aspetteranno un’accoglienza schietta e genuina, cortese ma mai affettata, condita da quella simpatia romana unica nel suo genere che non ammette imitazioni… un pò come il guanciale.

Cercando di carpire i segreti dell’Oste, ho capito che il principale è la moglie Maria Luisa, che instancabile lo affianca nella vita da oltre 40 anni, ed è il suo “braccio armato” ai fornelli.
La prima regola dei piatti e la stagionalità, affiancata da una sapiente selezione delle materie prime.
In un percorso di assaggi a prova di fame nel mondo ho potuto apprezzare tutte le diverse specialità inserite nel menu:

– battuta al coltello con cavolo viola marinato all’arancia e crema di ceci con crostini al rosmarino come antipasti
– la trinità delle pastasciutte alla romana, composta da cacio e pepe, amatriciana e carbonara
– come secondi, straccetti di vitello alle erbe e gli immancabili saltimbocca
– dulcis in fundo, la crema pasticcera “alla Maria Luisa”, frescamente profumata con scorza di arancia, limone e cannella.

Dopo avervi fatto venire l’acquolina mi sembra giusto farmi perdonare condividendo con voi, in uno slancio di generosità, il trucco per una carbonara perfetta: Maria Luisa usa solo il rosso dell’uovo e aggiunge il pecorino già sciolto in un pochino di acqua fredda, lavorato a crema.
In questo modo il condimento è super cremoso e l’uovo “non straccia” nonostante la mantecatura in padella, quasi come in un gioco di prestigio.
Come diceva Fellini, “life is a combination of magic and pasta“. Concordate?

 

Filed Under: eventi, locali, ricette

Scatti di vita: januarygram

by 18 Comments

Sfumature di Cipria

Cercare regali è per me una dolce incombenza: mi piace investire su quel lavoro di ricerca, raffigurarmi un oggetto o un’esperienza nelle mani e nella vita del suo destinatario, immaginarne il sorriso, l’utilità, il piacere.
Ci sono poi casi particolari in cui trovare qualcosa di speciale non è un’opzione ma un dovere. Perchè se in ballo c’è un sorriso in più sulle labbra di chi ti ha messa al mondo, non c’è piano B che regga: quel dono dev’essere semplicemente bellissimo.
Dato che con mia mamma condivido l’amore viscerale per le decorazioni per la casa e la tavola, specialmente quelle dal sapore invernale, mi sono affidata alle sapienti mani e allo spiccato buon gusto di Chiara di Sfumature di cipria, flower designer abilissima nel coniugare, come in un gioco di prestigio, carattere rock e nuance romantiche; creazioni mai deludenti e tanto meno banali per qualsiasi tipo di evento, da wedding a eventi aziendali, fino alla realizzazione di oggetti decorativi e composizioni per ricorrenze speciali.

Margherita e la pasta

Su queste pagine ho fatto outing più volte: io di pasta non ne mangio.
Non mi entusiasma se preparata a regola d’arte, diventa per me proprio immangiabile se cotta non perfettamente al dente; se ci aggiungiamo la mia estrema avversione per tutti i sughi che hanno come base il pomodoro non è difficile credere che non la toccavo – senza sforzo alcuno – da circa 4 anni. Avete letto bene, quattro.
A interrompere questa mia disinvolta astinenza è arrivata con tenera prepotenza la sora Giulia, una donna schietta e senza fronzoli che gestisce una piccola osteria, di quelle con i piatti sbeccati e le tovaglie a quadretti, a Trastevere.
Dopo aver decretato che “questa è troppo secca, vuol dire che non mangia abbastanza” ci ha schiaffato sul tavolo D-U-E-C-E-N-T-O-C-I-N-Q-U-A-N-T-A grammi di carbonara. Con il rigatone cotto ad arte, il guanciale rosolato a puntino e il condimento d’uovo e pecorino incredibilmente soffice e cremoso: in un sola parola, perfetta.
Mai avrei detto che un piatto di pasta potesse rendermi così felice.

Hostaria La Botticella
vicolo del Leopardo 39/A Roma
Tel. +39 06.5814738

Rilassati, gusta e innamorati

Un locale delizioso, tutto sui toni del black&white, con richiami mediterranei e arabeggianti.
A scaldare l’atmosfera, diversi oggetti artigianali decorativi di alto livello e fiori/piante stagionali disponibili per la in vendita (devo specificare che la brocca in ceramica da cui ci è stata versata l’acqua è venuta a casa con noi? E’ stato amore a prima vista).
La formula brunch a 25 euro è pensata per una tarda colazione/pranzo leggero, senza piatti elaborati ma con prodotti di qualità e tante opzioni VEG a buffet, oltre a una portata calda servita al tavolo e a una fetta di dolce – che non deve mai mancare, specialmente la domenica.
La ricetta che ho fatto assolutamente mia? Un’insalata freschissima con germogli, fette di arancia e pompelmo, nocciole tostate e semi di girasole.

Viale Piave 17
Tel. 02.76340504

Aperitivi e cene tailor made

Una giornata impegnativa, il frigo vuoto, il cielo chiaro fino a tardi e l’aria frizzantina: qualsiasi occasione è buona per improvvisare un’uscita dopo l’ufficio in settimana.
Ditemi però che anche a voi capita di tergiversare sul da farsi, perchè siete vestiti troppo o troppo poco formali, perchè non sapete bene se quel languorino delle 18.30 si trasformerà in un vero appetito.
In questi casi a spazzare ogni dubbio arriva Gesto: un locale dal sapore industrial-chic in cui piattini a base di carne, pesce o vegetariani si possono accompagnare a una nutrita lista di vini al calice.
Ognuno può modulare la propria serata, da aperitivo a vera e propria cena, secondo i singoli appetiti; i sapori sono ricercati, con influenze provenienti dalle tradizioni culinarie di tutto il mondo e il prezzo di ogni tapas è compreso tra i 3 e 7 euro.
E quale modo migliore di scaricare la pressione lavorativa se non tornare un pò bambini, scrivendo le proprie ordinazioni con il gessetto su una piccola lavagna? Tutto da Gesto è volto a ridurre l’impatto ambientale dei propri consumi, per un’esperienza godibile e sostenibile.

Via Giuseppe Sirtori 15
Tel. 02.201006

Tre maestri a Milano: Hokusai, Hiroshige e Utamaro

Uno dei privilegi del vivere a Milano è senza dubbio l’offerta di esperienze culturali da cui attingere a piene mani. Nonostante non sia certo un’esperta di arte giapponese subisco da sempre il fascino delle xilografie, a partire dalla celeberrima Grande onda, una delle indiscusse regine del merchandising di ispirazione artistica (ricordo bene la prima volta che l’ho vista, riprodotta sulla copertina del mio quaderno di scienze in prima elementare).
Approfittando dell’apertura prolungata del giovedì sera, compiere il mio piccolo tuor tra le duecento opere esposte – con il naso tremendamente vicino ai vetri protettivi per scrutarne i più minuziosi particolari – mi ha fatta davvero viaggiare lontano.

Filed Under: scatti di vita

Cannella e Confetti

Margherita Daverio, alias Cannella e Confetti.
Classe '84, vivo a Milano e faccio la PR.
Per me cucina è carattere, brivido e poesia.
Sognatrice ad occhi aperti ed eccessiva negli affetti, vivo di istanti e di istinti.
Mi tengo stretta la famiglia, gli errori e i ricordi. Guardando sempre avanti, che la vita non si ferma. E tanto meno io.

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