Quando il presente non va, i ricordi diventano ancore.
Trattengono il tuo corpo traballante, in totale balia dei flutti.
Si ondeggia eccome, ma non ci si rovescia.
Anche ai più forti di stomaco le maree possono fare parecchio male.
Il mal di mare, quando fa burrasca, si porta via brandelli di te, onda dopo onda.
Ti sfibra, ti sfianca.
Lo stomaco si attorciglia e non ha tregua.
Sei costretto a startene lì, ormeggiato al tuo romanzo.
Aggrappato con le unghie al porto della memoria, perso tra la dolcezza e la nausea.
Con il mare grosso l’onda non ti culla, ti scuote.
Gli schizzi non ti rinfrescano, ti annegano.
E arrivi a pensare che davvero non sai se sarebbe meglio abbandonarsi e ribaltarsi come una tartaruga sul guscio, nel mezzo della marea.
Non sai se tutta quella furia andrebbe semplicemente assecondata.
Non sai se l’ancora ti salva oppure ti trascina giù con sè.
Avresti bisogno di mettere i piedi a terra, almeno per un pò.
Inspirare profondamente, fare il pieno di aria fresca che vada a lenirti, lieve, il ventre esausto.
Ma per riprendere fiato ora devi recuperare il doppio dei respiri che ti hanno strappato.
E sai che quell’ossigeno è possibile trovarlo soltanto nel presente che verrà. Quando verrà.
Ingredienti
per due persone
due filetti di salmone alti 3-4 cm
50 gr pistacchi sgusciati non salati
50 gr robiola fresca
scorza di un limone bio
pangrattato
sale e pepe
olio EVO
Pulire il filetto eliminando le parti laterali (generalmente più grasse e più sottili) e rimuovendo le lische centrali con l’aiuto di una pinzetta.
Ridurre i pistacchi in pezzetti: io non li ho tritati perchè non volevo ottenere una granella omogenea ma diverse consistenze; se preferite potete usare semplicemente il mixer, procedendo a piccoli scatti in modo che l’olio della frutta secca non renda il tutto una pasta.
Mescolare la robiola con del pepe macinato e scorza di limone grattuggiata a piacere (fate attenzione a ricavarne solo la parte gialla).
Tagliare il filetto a libro e farcirlo: spalmare nel mezzo la robiola, spargervi sopra i pistacchi frantumati e un pizzico di sale.
Richiuderlo e ungerne leggermente la superficie con olio EVO, aiutandosi con un pennellino o con le dita.
Cospargere con poco pangrattato e altri pistacchi.
Cuocere in forno statico a 180° per 20 minuti.