Angelica ha la diffidenza di chi è stata ferita e non permetterà a niente e nessuno di farla soffrire di nuovo.
Di chi ha chiuso a chiave il cuore, ignorando che il male è rachitico per la cattiveria e passa anche attraverso la serratura, mentre il bene è paffuto di benessere e così rischia di murargli l’ingresso per sempre.
Angelica si estrania dal resto, tra il ronzio silenzioso delle sue api.
Ci vuole una bella dose di concentrazione, per barricarsi dal mondo.
Quando l’animo è in tumulto, io difficilmente parlo.
Mi arrovello in silenzio, le urla restano nel cuore.
A guardar bene, è osservandomi in cucina che si capisce come sto.
Tra quelle quattro mura, più piccine di quanto le vorrei, mi isolo da tutti e sono IO.
Non ho presente che ferisca, fantasmi del passato, paure per il futuro.
Come Angelica si dedica alle sue api, nel conforto di ciò che – potrebbe metterci la mano sul fuoco – conosce. Che non cambierà. Che non la deluderà mai.
La ricetta è ispirata al nuovo romanzo di Cristina Caboni, La custode del miele e delle api, in libreria dal 17 settembre. Un libro scritto a tutto cuore, di cui ho avuto il piacere di ricevere una copia in anteprima.
Questo è un dolce leggero, fresco e senza cottura che lascia spazio all’ingrediente che lo impreziosisce: il miele millefiori. L’aroma mai scontato, perchè mai uguale di vasetto in vasetto, si unisce alla certezza della sua nota dolce e consolatoria.
Ingredienti
per due monoporzioni
5 biscotti digestive
250 gr ricotta fresca
4 cucchiai di miele millefiori
una pesca noce soda
qualche goccia di succo di limone
Sbriciolare i biscotti, unire due cucchiai di miele e mescolare bene.
Disporre sul fondo del bicchiere, premendo con cura.
Far riposare almeno mezz’ora in frigorifero in modo che si compatti bene.
Setacciare la ricotta e lavorarla con il miele restante usando una piccola frusta, in modo che il composto diventi soffice, spumoso.
Trasferirlo in una sac-à-poche e riempire i bicchieri, poi riporli in frigorifero per ancora mezz’ora almeno.
Tagliare a cubetti la pesca, bagnarli con un pochino d’acqua emulsionata con qualche goccia di succo di limone, per far sì che non anneriscano.
Disporli in cima al dolce e servire.