La fuga in corridoio con le braghe calate, a tre anni, per seminare l’infermiera con il vaccino già pronto nella siringa. Che tutti ridevano, ma il deretano era il mio, eh.
La prima volta che in vacanza, con clamoroso imbarazzo, hai parlato tu con il consierge invece di lasciar fare a mamma e papà. Che ormai l’inglese lo sai e se non lo usi è impossibile migliorare.
L’iscrizione al liceo classico, quando tutti sostenevano che fosse una scelta kamikaze che ti avrebbe azzerato qualsiasi possibilità di vita sociale.
Durante la temutissima prova parcheggio, all’esame per la patente: ruota ascoltami bene, io sterzo ma tu non toccare il marciapiede. Tiprego-tiprego-tiprego.
Il belloccio della scuola a cui non potevi nemmeno immaginare di rivolgere la parola, che non ti avrebbe mai degnato di uno sguardo. E poi è diventato il tuo fidanzato.
Ogni volta che entri dal parrucchiere, e mentre aspetti ti assale il panico da sforbiciata selvaggia. E pensi che dai, non sei poi così messa male, quasi quasi torni un’altra volta.
Il curriculum mandato con talmente poca speranza, che solo a cliccare “invio” ti senti inopportuna.
I jeans che conservi nell’armadio ma non metti per paura che quella cerniera maledetta proprio non salga.
La firma su un mutuo di trent’anni, che chissà come festeggerai quando verserai quell’ultima rata.
Tutto quello che vuoi è dall’altra parte della paura.
Il panico sa incollarti i piedi a terra peggio di una sparachiodi.
Ma stavolta hai saltato, e comunque andrà sei felice di averlo fatto.
Per questa crostata ho preso ispirazione da quella meravigliosa di Mary, usando però la mia frolla classica e variando un pò il ripieno.
Se volete dare un’occhiata alla ricetta originale, è uno spettacolo!
Ingredienti:
tortiera da 22 cm
per la frolla
200 gr farina tipo 2
200 gr farina 00
250 gr burro
150 gr zucchero semolato
un uovo
per il ripieno
450 gr ricotta vaccina fresca
150 gr zucchero semolato
2 uova
100 gr cioccolato bianco
la scorza di mezzo limone biologico
un pizzico di sale
amarene Fabbri qb
zucchero a velo
Lavorare il burro a temperatura ambiente con la farina, lo zucchero e l’uovo, fino a ottenere un composto omogeneo. Formare una palla, avvolgerla nella pellicola trasparente e lasciarla riposare un’oretta in frigorifero.
Lavorare la ricotta setacciata con lo zucchero, finchè risulti come una crema, aggiungere le uova, la scorza del limone in zeste (io ne ho usato uno di Sorrento, bello grande e profumato) e il cioccolato bianco ridotto in scaglie sottili con l’aiuto di una grattuggia (per aiutarvi in questa operazione, tenete la tavoletta in frigorifero: in questo modo si scioglierà con meno facilità).
Foderare una tortiera dai bordi alti, imburrata e infarinata, con 2/3 della frolla, tenendo da parte quella necessaria per la copertura.
Versare all’interno metà del ripieno, disporre le ciliegie sgocciolate sulla crema, poi coprire con la farcitura restante.
Stendere la frolla rimasta in un disco e porlo sulla cima della torta, rifinendolo della dimensione della tortiera usando la lama di un coltello e premendo leggermente perchè aderisca bene ai bordi.
Cuocere in forno statico a 180 gradi per 50 minuti.
Una volta raffreddato, conservare in frigorifero fino a circa 20 minuti prima di servire.
A piacere, spolverare di zucchero a velo.
E’ difficile a volte superare le paure.. e saltare!! Tu l’hai fatto… brava! Ottima questa coccola dolcissima.. e golosa… un bacione
Grazie Claudia, tu mi sostieni sempre 🙂 ti abbraccio stretta!
OGNI GIORNO QUANDO MI ALZO DEVO AFFRONTARE LE MIE PAURE E ANDARE AVANTI ,CREDO SIA UN PO’ NORMALE!!!!CHE TORTA GOLOSA, TI RUBO UNA FETTONA!!!!!BACI SABRY
Anche due Sabry 🙂
Un bacino!
Un dolce godurioso insomma! Tra amarene e cioccolato bianco…ci prendi letteralmente per la gola 😛
Grazie ragazze 🙂
“Tutto quello che vuoi è dall’altra parte della paura.”..questa è una delle mie frasi preferite…l’ho fatta mia, e cerco di vivere in quest’ottica, perché spesso dall’altro lato ci sono le cose più belle, quelle più desiderate e ambite…
Sai che ti dico ? Che riprovo a farla anche io la crostata, nella tua versione 😉
Un abbraccio e grazie per le tue parole 🙂
Esatto, cose che vale la pena rischiare per raggiungerle, perchè sono speciali!
Come l’ispirazione che mi hai dato tu 😉
Dopo aver visto che successi regali, non sarà l’ultima volta che mi affiderò a te!!
Ricambio forte l’abbraccio
Eh già, parole verissime, tante cose che mi facevano paura le ho comunque fatte e ne sono stata felice, me ne manca una, ci sto lavorando ma sta lì come un corvaccio!!!
Ottima questa crostata!! Brava!!
Un abbraccio e buona settimana!!
Riuscirai anche in quest’ultima, vedrai!!
La paura la mandiamo via con la fionda dal ramo 🙂
Un bacio grande tesoro!
Deliziosamente invitante, e il tuo racconto…quanto è vero! Io sono una fifona, che prima di buttarsi ci mette una vita, ma una che quando si mette in testa una cosa deve farcela, anche contro mille elementi avversi e delusioni.
e con una torta così avrei la carica per combattere molte più battaglie!
La testa dura in questi casi è un bell’aiuto contro i timori!
Anche io sono una che è davvero difficile distogliere dai propri obiettivi…. magari ci metto un pò di più, ma prima o poi ce la faccio 🙂
che torta, adoro le amarene nelle torte, mi piacciono da matti! pure io ho saltato, non è stato facile, ho dovuto pensarci un po’ ma l’ho fatto e so che dall’altra parte troverò qualcosa di bello, cosa ancora non so, metto in conto cadute, ferite, tagli, qualche cicatrice, ma credo che la consapevolezza del salto attenui tutto il resto! hai fatto benissimo a saltare, bisogna osare!!! orgogliosa di te! buona serata tesoro, vedrai che sarai la migliore!
Io ti adoro davvero, fai passare la paura come con un colpo di spugna!
Tu hai saltato molto più coraggiosamente di me… io sono solo fiera di te <3
Con questa crostata per un attimo si dimentica ogni cosa e sparisce ogni paura. Deliziosa !
Grazie di cuore ragazzi!
Di questi tempi non è una scelta facile, ma sono felice per te, per voi e sono fiera della vostra decisione nel voler affrontare anche questa paura.
Cioccolato e amarene, in uno scrigno di frolla…. sai che ci stavo pensando oggi per un dolce da presentare per la cena di mercoledì? ^_^ Machettelodicoaffa’!!!!
Sei speciale anima mia.
Il nostro filo ci unisce sempre: testa a testa, cuore a cuore.
Quella speciale sei tu! Io sono solo fortunata <3
Tesoro, i tuoi dolci sono sempre una meraviglia per gli occhi e una goduria per il palato, bravissima!!!!!
Grazie mille mia cara!! Davvero!! :*
Mia cara, inutile dirti che la prima immagine di te tranne che ti ribelli al vaccino è la mia preferita! Anche perché la dice lunga sul tuo caratterino! 😉 Ti abbraccio e i salti che fanno più paura sono anche quelli che ci fanno crescere! Ti abbraccio forte forte!
Santissima ragione, un bel peperino 😀
Dobbiamo credere nella nostra capacità di saltare perchè solo così si superano i nostri limiti, è proprio come dici tu <3
Ricambio il tuo abbraccio con tanto cuore!
Ecco ora muoio, anzi muoro… che meraviglia questa cosa! Mi piace tutto amarene, ricotta frolla… come si fa a resistere!
Un bacione e buona notte!
Muoriamo insieme davanti a una fetta e un tè?
Baci e buona giornata, jolie fille :*
ti vedo in tutte quelle occasioni che hai dipinto e ti sento sempre così vicina anche al mio modo d’essere che è come se mi vedessi anche io bambina a seminare l’inferiemiera insieme a te, davanti a quello stesso paio di jans, seduta accanto a te dal parrucchiere pronta ad alzarmi, dentro la macchina della scula guida…
e seduta con te a tavola a gustarmi questo delioso dolce che tanto ha i sapori che più amo.
E mentre tu ti materializzavi accanto a me in tutti questi momenti, con la sbalorditiva semplicità che mi ha sempre colpita, io commentavo i tuoi muffin che sanno di un’isola che porterò sempre nel cuore. Speciali, noi!
buonaaaa! quanto mi piace ripiena così!!!
mi hai fatto ridere con il tuo bel post!
un abbraccio
Simo, ci capiamo tra ragazze 🙂 un bacio grosso a te!