La pasta fa ingrassare.
…chiaro, mica i due etti di burro e salvia con cui è condita.
Il pane a dieta mai.
…beh, se ti risparmi il mezzo litro d’olio della scarpetta.
Una gogna che si snoda tra riviste, siti web e programmi tv, di facile presa sugli ostaggi di maniglie dell’amore e fianchi sempre un pò troppo morbidi, specialmente all’avvicinarsi della tanto temuta prova costume.
Diete iperproteiche e chetogeniche, pasta all’80% di proteine, dottrina Dukan.
Vite scandite da yogurt magro, bresaola, uova solo albume e petti di pollo. Cucine popolate da pancake di crusca e pizze low carb.
Dagli al carboidrato. Un’inquisizione a cui non scampa nemmeno la frutta.
Sfatiamolo questo mito, suvvia: i carboidrati hanno una funzione essenziale per il nostro organismo. E i cibi gustosi non sempre fanno male.
Per provarlo sul campo, ho preparato un dolce buono in tutti i sensi: con pochissimi grassi, senza burro e che si affida alla farina di cocco per ridurre lo zucchero senza perdere in fragranza.
Ciliegina sulla torta, la base è Wellness di Cerealia: una farina di grano tenero di tipo 2 che è ricchissima di fibre e ha addirittura meno calorie della farina tradizionale.
Le fibre fanno bene alla salute, alla linea e anche alla pelle: aiutano a combattere colesterolo, glicemia, senso di fame, radicali liberi. Non sempre però, i prodotti che ne contengono sono gradevoli in consistenza e sapore; per questo, la farina Wellness è preparata solo con gli strati più interni del chicco di grano, restando così super fine e digeribile.
Ingredienti:
150 gr farina Wellness Cerealia
100 gr cocco rapè
3 uova
150 gr zucchero semolato
200 ml latte
50 ml olio di mais
zeste di limone biologico (due piccoli o uno grande)
8 gr lievito per dolci
Montare a lungo le uova intere con lo zucchero, fino a ottenere una massa spumosa.
Versarvi piano il latte a temperatura ambiente e l’olio, continuando a mescolare con le fruste elettriche a velocità moderata. Aggiungere anche le zeste di limone.
Unire da ultimi la farina e il lievito setacciati e infine il cocco rapè, mescolando con un cucchiaio di legno il tanto che basta da rendere tutti gli ingredienti ben amalgamati (lavorare troppo a lungo l’impasto comprometterebbe la sofficità del dolce).
Versare nello stampo imburrato e infarinato e cuocere in forno statico a 170° per 35-40 minuti (fate la prova stecchino).
Lasciar raffreddare, sformare e a piacere guarnire con zucchero a velo o glassa al limone.
Ciao Cara.
Bellissimo e sono sicura che sia buonissimo.
Prendo appunti della ricetta.
Un abbraccio.
Thais
Grazie mille tesoro, un abbraccio forte!
Io sono una di quelle 'carb-fobica' nonostante poi vada di pane, dolci e impasti #comesenoncifosseundomani però sono un'amante delle fibre e di tutte le cose buone, cercando sempre di mangiare di tutto (forse troppo).
Bellissima questa bundt cake!!
Ecco, pure io 😀 Magari per una settimana non ne tocco, poi la domenica mi scofano tre pagnotte e doppia fetta di dolce: sono un disastro!
ahahah o dio ma sai che ogni tanto cado anch'io nel "i carboidrati sono cattivi" ma poi sono troppo golosa e cedo!! (ma forse meglio così)
buona buona questa cake posso solo immaginare il profumo di limone e cocco!! un bacio
Vale
Ma quanto sei bella nella tua nuova veste! E quanto mi hai fatto sorridere con questo post! No, io non faccio la guerra al carboidrati, ma un dolce sano come questo, tra una bomba calorica e l’altra, lo preparo volentieri! Un abbraccio!
Grazie di cuore amica mia!!
Ed è giusto concedersi un coccola ogni tanto, che ci addolcisce la vita 🙂
Ti stringo stretta <3
Che splendido dolce… devo assolutamente cercare questa farina… ne sento il profumo fin qui! Ciao cara, buona giornata! <3
Grazie mille cara!!
Ma il profumo di cocco non potrebbe invece condurci a un bell’atollo assolato? 🙂
Tesoro concordo su tutta la linea… il punto secondo me è l’esagerazione… in molti passano dalle abbuffate senza limiti, al regime iperproteico per poi riprendere il ciclo di abbuffate… ed è qui, che il nostro organismo ne risente… La dieta dev’essere varia, il nostro corpo ha bisogno appunto di tutto… anche del pezzetto di cioccolato o del bicchiere di vino… diffido sempre di chi “si mette a dieta” a meno che non vi siano problemi di altra natura, come ipotiroidismo, disfunzioni, diabete o carenze… 😉 insomma l’equilibrio sta nel mezzo e se poi ci proponi anche una farina sana e meno calorica… io sono in prima fila… seguo il link e vado a vedere di che si tratta intanto prendo una fetta di questo dolce, buono e genuino :**
Hai ragione, quello è il modo migliore per stare male sia esteticamente che fisicamente! Abbuffarsi e digiunare sono entrambi due estremi che ci sballano l’equilibrio e fanno solo danni.
Ci vuole un pò di buon senso, e mi sembra importante ricordare che mangiare deve sempre e comunque essere un piacere 🙂
Ti mando un bacio grande!
Ahhh mi trovi d’accordissimo.. e te lo dice una che consuma pasta.. una sera si e una no.. L’importante è non esagerare nella quantità e non utilizzare condimenti troppo pesanti! Idem per i dolci.. basta zuccherarli di meno.. perchè rinunciarvi?Io no.. Interessante questa farina.. non pensavo che la tipo 2 andasse bene anche con i dolci.. Io hola tipo 1.. devo provare! Golosissimo con cocco e limone.. smacke buonlunedì.-*
Assolutamente d’accordo, privarsi di qualcosa è il modo migliore per esagerare poi la volta che ce lo si concede.
Io sono per il poco di tutto e tanta varietà… e davanti ai miei piatti preferiti uno sgarro non solo è lecito, è d’obbligo 😉
Tanti baci e buona settimana tesoro!