Cannella e Confetti

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Archives for Novembre 2013

Salmone con lattughino e salsa di avocado

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Ci sono giorni in cui ritagliarsi del tempo in cucina, anche per chi come me lo apprezza e lo percepisce come un momento di relax, diventa praticamente impossibile!
Avendo traslocato relativamente da poco – e soprattutto avendo ancora in sospeso tantissimi lavori e pezzi di arredamento da integrare – ci sono dei weekend in cui per mettere insieme il pranzo posso contare su mezz’ora o poco più. Già che si è tanto indaffarati anche nel sacrosanto fine settimana, mi sembra il minimo gratificarsi ugualmente con qualcosa di veloce ma sfizioso!

Ingredienti:
filetto di salmone
legno affumicato di faggio
lattughino
Per la salsa
un avocado maturo
un piccolo pomodoro cuore di bue
un cipollotto fresco
il succo di un lime
sale e pepe QB
ev. peperoncino

Tagliare il filetto in strisce verticali, eliminare le squame dal dorso grattando delicatamente con l’aiuto del retro di un coltello da cucina e asportare le lische centrali più spesse con una pinzetta.
Disporre in una teglia con carta da forno, senza aggiungere olio (non amo aggiungere grassi sul pesce, specialmente nel caso di varietà naturalmente già più ricche come appunto il salmone), completare in superficie con una generosa dose di aromi, nel mio caso mix di erbe provenzali e una spolverata di sale affumicato.
Volendo, si può spolverare un pò di pangrattato sul filetto prima di aggiungere sale e aromi.
Far cuocere a 180 gradi per una ventina di minuti.

Nel frattempo preparare la salsa tritando la polpa dell’avocado, inaffiata dal succo di lime perchè non perda il suo colore brillante, e aggiungendo poi anche il cipollotto e il pomodoro tagliato a dadini e privato delle parti più acquose.
Salare e pepare, se piace aggiungere un pò di peperoncino (senza esagerare, se no copre il gusto delicato delle altre componenti del piatto).

Servire il pesce con un pò di lattughino in foglie piccole, usando la salsa di avocado come dressing perfetto per bilanciare la freschezza dell’insalata.

Filed Under: ricette, secondi Tagged With: pesce, ricette leggere, ricette veloci

Pazza per la pizza!

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Forse non sarebbe il mio famoso “ultimo pasto del condannato”, ma la pizza è comunque una delle cose a cui faccio più fatica a rinunciare. 
Anche nei periodi di dieta (brutta parola), è il mio strappo alla regola preferito! 
La amo alla napoletana, con la crosta alta e soffice. 
Ho ereditato il vizio di mangiarla bianca da mia mamma e – dopo il periodo solo ed esclusivamente funghi – ora alterno le verdure a farciture più particolari come crema di carciofi e crudo o ricotta e cotto. 
Mi piace anche, so che è considerato un sacrilegio, la variante alla ligure con lo stracchino e il pesto. A volte le pizze che ordino sembrano quasi focacce, ma il pomodoro proprio non mi va giù 🙂
Generalmente non apprezzo un granchè la pizza fatta in casa, un pò troppo croccante per i miei gusti, ma ho trovato una ricetta fantastica che fa rimanere l’impasto molto soffice e super digeribile, grazie alla lunga lievitazione e all’utilizzo di una percentuale di farina integrale.

Ingredienti:
Per 1,5 kg di impasto (si mangia in 4) 
800 gr di farina 00
200 gr di farina integrale (se usate la multicereali, usatene 500 gr insieme a 500 di farina 00)
500 ml di acqua tiepida
18 gr di lievito di birra (quello che uso io è secco, secondo le indicazioni di Bonci, e va attivato con due cucchiaini di zucchero di canna)
15 gr di sale

L’impasto pronto… e ora, a lievitare!

Unire le farine setacciate al lievito, aggiungere il sale (non va mai unito al solo lievito) e poi gradualmente l’acqua, continuando a impastare con le mani o utilizzando l’impastatrice.
Al raggiungimento di un composto sodo ed elastico, dividerlo in sei palline di uguali dimensioni e metterlo a riposare in contenitori ermetici (o ciotole coperte da pellicola trasparente ben sigillata).
Far lievitare in un ambiente fresco e buio (è controcorrente, lo so, ma anche qui mi ha illuminata Bonci, che fa addirittura lievitare in frigorifero per aumentare la digeribilità dell’impasto); generalmente lascio lievitare sempre almeno sei ore, quando posso anche fino a dodici.
Riprendere l’impasto e stenderlo, lavorandolo un pò perchè sarà elastico.
Farcire a piacimento, completare con un giro di olio EVO e far cuocere in forno statico a 220 gradi per 12-15 minuti, a seconda di quanto vi piace cotta.

Prima di infornare 🙂

Filed Under: lievitati, ricette Tagged With: abbiamo ospiti, coccole, pizza

Merende milanesi made in USA

by 7 Comments

Un appassionato di cucina che si rispetti difficilmente è schizzinoso o inappetente… la maggior parte delle volte è anzi un vero e proprio goloso!
Io rientro decisamente in questa categoria: dal dolce al salato sono davvero pochi i cibi che non amo, e in generale a tavola non disdegno quasi nulla. 
Se uniamo il fatto che adoro mangiare fuori e provare posti nuovi, ne risulta un buon archivio di ristoranti e posticini peccaminosi 🙂
Ho deciso quindi di condividere con voi, oltre alle ricette che sperimento, anche i posti in cui mi trovo bene o assaggio qualcosa che vale la pena consigliare ad altri golosi.
Oggi quindi qualche dritta personale per una merenda soddisfacente e goduriosa a Milano, a base di ricette rigorosamente made in USA.

Di Viole Di Liquirizia
Pasticceria minuscola e romantica situata nel quartiere Brera, perfetta per un tè delle 17 in compagnia di un’amica… meglio ancora se fuori fa freddino!
La selezione degli infusi caldi o freddi è ricercata e particolare, le proposte dolci sempre rinnovate e luculliane: da icone come la cheesecake, la carrot o lemon cake arrivando a apple crumble, macarons, scones, cake pops, muffin e cupcake in versione mini o regular (vaniglia, cioccolato, carota, cocco e molti altri gusti).
I tavolini sono davvero due di numero, ma servono anche al banco; in più, torte e pasticcini si possono acquistare e gustare a casa o portare da amici, per fare una splendida figura.
Indirizzo: Via Madonnina 10
Prezzi: cupcake 3 euro, torte 5 euro
Il consiglio: andateci senza fretta, per gustarvi l’atmosfera da bomboniera francese, e viziatevi con una fetta di intramontabile cheesecake



That’s Bakery
Location decisamente più ampia, meno intima e più adatta a gruppi di amici.
Qui la scelta spazia anche sul salato: diversi i menu brunch proposti sabato, domenica e nei giorni festivi nelle opzioni sandwich, hamburger o egg.
I dolci sono tutti sontuosi, siano muffin o cookie, torte da forno o le più elaborate “layer cake”; trionfo di proposte di cupcake (lemon, cappuccino, peanut butter e zenzero, fragole fresche ecc.).
Indirizzo: Via Vigevano 41
Prezzi: Brunch 18-20 euro, cupcake 3 euro, torte 5 euro
Il consiglio: provate il cupcake con cuore di Nutella e fatevi sistemare al piano di sopra (sotto è più umido e i gradini sono abbastanza ripidi, non il massimo per carrozzine e bimbi)





American Donuts
Divertentissimo! Sembra di fare un tuffo nel passato per una pausa in atmosfera Happy Days.
Gli interni sono davvero tipici e super curati.
La varietà delle proposte salate è ampia, la qualità un pò meno da segnalare (la collocherei nella norma). La formula brunch, disponibile sabato e domenica, prevede un piatto principale dolce o salato con caffè americano illimitato, una brocca di spremuta d’arancia fresca e un cestino di scones salati e paninetti da gustare con quattro salsine a base di maionese (gusti olive, tonno, peperoni, funghi).
Deliziosi e super autentici invece i dolci: pancakes, waffles, lemon bars, cookies, brownies, scones ai mirtilli o cioccolato, devil’s food cake, cheesecake, carrot cake, angel’s cake, muffin, donuts.
Indirizzo: Via Sirtori 4 / Via Settembrini 26
Prezzi: Brunch 16-20 euro, dolci da 2 a 5 euro
Il consiglio: Punte di diamante è la location. Più che per il brunch, lo consiglierei per una pausa dolce: per me rimane assolutamente in pole position la carrot cake, con il suo opulento strato di glassa, ma per gli appassionati è d’obbligo assaggiare un donuts (perchè, due? perchè un’intera scatola da asporto?)

Vintage Bakery
Locale piccolo e grazioso, situato nella zona nord della città.
Anche qui, più che i sandwich e gli hamburger, consiglio rigorosamente i dolci (in particolare i cupcake; propongono anche gusti molto particolari come ad esempio quelli floreali – rosa, violetta o lavanda).
Per gli irriducibili del salato, sembravano appetitose le mini quiche, ma non avendo testato di persona non posso sbilanciarmi.
Indirizzo: Via Tahon di Revel21
Prezzi: dolci da 2 a 5 euro
Il consiglio: assaggiate il cupcake Oreo (nella foto), ha un’armonia di sapori perfetta ed è incredibilmente non stucchevole! Per il periodo natalizio creano deliziosi biscotti a tema decorati con la glassa, da regalare, aggiungere come decorazioni a confezioni regalo o all’albero di Natale.

California Bakery
La scoperta dell’acqua calda 🙂
Un’istituzione in città, uno dei primi nel riproporre i grandi classici della pasticceria/panetteria americana.
Non manca davvero nulla: oltre ai grandi classici propongono banoffee pie, pumpkin pie, apple pie in diverse varianti, cherry pie, chocolate pecan, coffe cake square, coppe di gelato ai brownie, crumble, plumcake, bagels.
Evitatelo nei momenti di punta, è sempre molto affollato.
Anche qui una buona soluzione è l’asporto, sono molto organizzati.

Indirizzo: consultatele qui
Prezzi: scone da 2,50 euro, torte da 5 euro
Il consiglio: per me è superbo, nella sua semplicità, lo scone al cioccolato. Per occasioni informali o party in vista: fanno anche catering!

Filed Under: dolci, ricette Tagged With: i miei consigli, merenda, milano, USA

Tortini di cioccolato fondente con cuore caldo

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Nei viaggi fatti con i miei genitori, una delle mete ricorrenti è stata la Francia; in estate o in inverno, restando in zona dai miei parenti o girovagando tra le diverse regioni, durante semplici weekend o intere ferie estive.
Una delle cose che ho sempre adorato dell’essere in vacanza in famiglia era la consuetudine di mangiare fuori sia a pranzo che a cena (e te pareva!), perchè anche i miei genitori amano coccolarsi a suon di pietanze indulgenti e buona tavola. Del resto, buon sangue non mente no?
Il menu mio e di mia sorella era piuttosto ripetitivo e all’insegna della leggerezza: knacks e frites, chevre-chaud e per dolce due opzioni. Iles flotant o molleaux au chocolat.
Tra i due ho provato a replicare, proprio una domenica in cui avevo ospiti a pranzo mamma e papà, quel tortino dall’aspetto innocente ma dall’alto potere energetico (e calorico!).
…ancor più se accompagnato da panna montata o creme fraiche 😉

Ingredienti:
2 uova
100 gr di burro
80 gr di zucchero
100 gr di cioccolato fondente
30 gr di farina

Sciogliere a fuoco bassissimo il burro e il cioccolato in un pentolino.
Aggiungere lo zucchero affinchè si sciolga con il calore del composto e lasciarlo raffreddare; aggiungere poi le uova, mescolando energicamente con una frusta.
Incorporare anche la farina poco alla volta, setacciandola; girare tutto molto bene fino a ottenere una crema liscia e priva di grumi.
Versare negli stampini imburrati e infarinati (la dose indicata è per 6 stampini) e cuocere in forno statico a 200 gradi per circa 10/12 minuti.
Il trucco per una buona riuscita del molleaux sta tutto nella cottura: io lo osservo scrupolosamente da dietro il vetro del forno e non appena sulla superficie del tortino iniziano a formarsi delle piccole crepe spengo e lo servo immediatamente. Con questo piccolo accorgimento riesco a ottenere una giusta cottura della pasta, che preservi un bel ripieno cremoso (e ustionante!).
I tortini si possono preparare in anticipo, conservandoli in frigorifero fino al momento della cottura o surgelare (in tal caso, il tempo corretto in forno si aggira intorno ai 20 minuti, a tortino ancora surgelato).

Con questa ricetta partecipo al contest La ricetta dei ricordi de La cambusa di Dalila

Filed Under: dolci, ricette Tagged With: abbiamo ospiti, cioccolato, dolci invernali, Francia, ricette veloci

Oggi gnocchi!

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Lo confesso: non posso definirmi esattamente una amante della pasta. La mangerò a dir tanto una volta al mese, quasi sempre a casa d’altri. 
Sono una risottara al cento per cento, degna rappresentante delle mie origini: sono nata a Pavia, una delle patrie del riso, e fin da bambina ho sempre preferito i chicchi ai rigatoni!
Amo però molto altri primi piatti, in particolare le crespelle (già sperimentate) e gli gnocchi, due dei cavalli di battaglia della mia mamma.
Nonostante avessimo in programma, per la sera, una cena non proprio morigerata, sabato a pranzo ce ne siamo goduti una generosa dose 🙂

Ingredienti:
600 gr di patate (meglio se farinose, a pasta bianca)
125 gr di farina di grano tenero
un uovo
10 gr di sale

Pelare le patate e lessarle (io le bagno e le metto avvolte nella pellicola, forata, a cuocere 10 minuti in microonde alla massima potenza), farle raffreddare e schiacciarle utilizzando uno schiacciapatate in una ciotola.
Unire la farina, l’uovo e il sale, mescolare bene senza lavorare troppo l’impasto, in modo che non diventi troppo gommoso.
Formare dei salsicciotti su un piano infarinato, tagliare a sezioni di 2 -3 cm di lunghezza e passarsi su una forchetta, per dargli la tipica forma rigata, premendo con il dito al centro dello gnocco (si possono anche lasciare rotondi, ma con l’incavo attirano meglio il sugo).
Lessare in abbondante acqua salata, scolandoli non appena vengono a galla.

Io i miei li ho conditi con burro e parmigiano, perchè li amo così, ma per mio marito ho preparato un ragù di salsiccia super saporito.

Filed Under: primi, ricette Tagged With: gnocchi, pranzo della domenica

Brioches facili, in due varianti

by 2 Comments

Ogni settimana lo stesso, annoso dilemma: come sopravvivere al lunedì?
Di solito, mi affido ai ricordi del weekend: un aroma, una risata, del tempo passato con qualcuno che mi fa stare bene.
Anche oggi voglio usare la stessa tattica. Eccomi quindi a ripensare a sabato mattina, quando alzandomi e scorgendo tra le tapparelle una giornata soleggiata ancor più bella di quanto sperassi, ho deciso di celebrare il momento e svegliare il marito – ancora poltriente – con il profumo delle brioche calde.

Ingredienti:
un rotolo di pasta sfoglia (logicamente il risultato sarebbe sublimato dalla preparazione della pasta sfoglia casalinga, ma bisogna organizzarsi in anticipo)
nutella
cubetti di cioccolato fondente al 70%
latte
zucchero di canna

Per i petit pain au chocolat
Tagliare un rettangolo lungo di sfogliae disporre ai due esteremi, circa a un cm dal bordo, una fila di cubettini di cioccolato per il lungo. Rivoltare i due bordi coprendo i quadratini e arrotolare il rettangolo in modo da formare un lungo salsicciotto.
Tagliare il salsicciotto in pezzi da 8-10 cm l’uno.
P.S. La prossima volta proverò un cioccolato fondente meno intenso, non essendo zuccherata la pasta il risultato era leggermente troppo amaro.
 
Per i cornetti alla Nutella
Tagliare la sfoglia in rettangoli, porre un cucchiaino di Nutella fredda di frigorifero (in questo modo resta ferma e la pasta è più semplice da arrotolare) a un’estremità e rigirare fino a ottenere un cilindro; ripiegare i due angoli verso il basso attorcigliandoli.

Entrambe le versioni vanno infine disposte su una teglia ben separate tra loro, perchè la pasta in cottura tenderà a gonfiare, spennellate con il latte e completate con una leggera spolverata di zucchero di canna in superficie. Cuocere a forno statico a 180 gradi per 12-15 minuti.

Filed Under: dolci, ricette Tagged With: colazioni del sabato, pasta sfoglia

Lo strudel

by 1 Comment

Lo strudel per me profuma di primi freddi e atmosfera pre natalizia, di inverno osservato dalla finestra al calduccio di casa propria, della tentazione indulgente tipica delle cose buone ma sane.
Uno dei miei dolci preferiti da bambina, sono passata da divorarne fettone la domenica a pranzo a non toccarne più per anni e anni, dopo che la nonna ha smesso di prepararlo.
Il nostro riavvicinamento è avvenuto grazie all’invito a cena di un’amica che ne va matta: me lo dicevo da un pò, devo assolutamente provare a prepararglielo! 

Ingredienti:
2 rotolo di pasta sfoglia
due mele renette
una manciata di uvette
un cucchiaio di noci
un cucchiaio di pinoli
3 fichi secchi
2 cucchiai di pangrattato
cannella
zucchero di canna
succo di limone
una noce di burro
latte qb per spennellare
zucchero a velo

Una premessa: le cuoche della famiglia hanno sempre preparato lo
strudel con la pasta tipica trentina, poco dolce, sottile e di
consistenza a metà tra una brisè e una frolla;  ogni volta che ho assaggiato questo dolce altrove era invece preparato
sempre con la pasta sfoglia.
Ho
scelto di seguire quest’ultima variante per attenermi alla ricetta più
diffusa, in modo da avere la massima probabilità di incontrare i gusti
della mia amica.



Srotolare la pasta sfoglia e farla riposare dieci minuti a temperatura ambiente.
Nel frattempo, pelare le mele, ridurle a dadini e metterle in una ciotola bagnandole con un pò di succo di limone e mescolandole bene, per non farle annerire.
Far tostare i pinoli in un padellino antiaderente senza aggiungere grassi e far ammollare le uvette in acqua o latte, poi strizzare bene.
Aggiungere alle mele l’uvetta, le noci ridotte in gherigli, i pinoli, i fichi secchi tagliati in pezzetti molto piccoli.
Mescolare tutto con un paio di cucchiai rasi di zucchero di canna e cannella a piacere e lasciare insaporire nella ciotola.
Nel frattempo, sciogliere una noce di burro in un padellino basso, unirvi i due cucchiai di pangrattato e far tostare.
Disporre il pangrattato al centro della sfoglia, poi versarvi sopra anche il composto di mele.
Richiudere dando la forma del rotolo, spennellare la superficie con poco latte e spolverizzare con un pò di zucchero semolato di canna.
Cuocere in forno statico a 190 gradi per 25-30 minuti o finchè il dolce non sarà ben colorito, lasciar raffreddare prima di spostare dalla teglia al piatto e cospargere di zucchero a velo.



Filed Under: dolci, ricette Tagged With: abbiamo ospiti, dolci invernali, mele, pasta sfoglia, pranzo della domenica, torte

Crespelle ai sapori d’autunno

by 2 Comments

Le crespelle sono state uno dei miei primi amori gastronomici d’infanzia… i libretti della mamma, la torta di crespelle della nonna, i fagottini del ristorante dove andavo spesso con i miei a pranzo nel weekend.
Consentono di scatenare la fantasia attraverso mille declinazioni in forme e ripieni differenti, possono essere preparate in anticipo e sono quindi adattissime se avete ospiti!

Ingredienti:
Per le crespelle
125 gr di farina di grano tenero
300 ml di latte
2 uova
sale qb
olio o burro per ungere la padella
Per la farcitura
speck
provola affumicata
funghi misti
porri
prosciutto cotto
stracchino
Per la besciamella in versione light
250 ml di latte parzialmente scremato
30 gr farina 00
sale
noce moscata


Prima di tutto fare le crespelle seguendo questa ricetta.
Si possono preparare tranquillamente la sera prima, conservandole in frigorifero e farcendole il giorno successivo (se avete gli strumenti appositi il lavoro è più veloce, se come me dovete arrangiarvi con una padella normale per evitare di farvi venire l’odio prima di mangiarle consiglio di suddividere il lavoro in due fasi… io per farne una ventina ci ho messo due ore!).

Preparare una besciamella non troppo densa, che si ottiene in versione light creando un roux con farina e poco latte, aggiungendolo poi al restante latte messo a scaldare in un pentolino con un pizzico di sale e noce moscata a piacere. Rimettere il pentolino sul fuoco e continuare la cottura mescolando con una frusta, fino a raggiungere la densità desiderata.

Passare alla farcitura: cuocere a microonde per circa 8 minuti i porri, leggermente salati, affettati finemente e privati degli strati esterni più coriacei, coperti con pellicola forata. In questo modo la verdura non perde la propria umidità nè le vitamine di cui è ricca… da quando ho scoperto i vantaggi di questo tipo di cottura la prediligo ovunque possibile 🙂
In pentola preparare invece i funghi tagliati a piccoli pezzi, aggiungendo a piacere olio, sale ed eventuali aromi (per chi ha fretta, un misto bosco surgelato va benissimo).
Riempire le crespelle per metà con un ripieno più saporito di speck, funghi e provola affumicata, l’altra metà con una farcitura delicata di porri, prosciutto cotto e stracchino, chiudendole a libro.
Disporre in una teglia intervallando ciascuna crespella con una cucchiaiata generosa di besciamella (chi la ama molto la può inserire anche all’interno della crespella, io preferisco metterla solo fuori).

Spolverare con parmigiano e cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per venti minuti.

Filed Under: primi, ricette Tagged With: abbiamo ospiti

Mini soufflè ai formaggi con cuore di miele

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Io amo le monoporzioni!
Mi piace tantissimo, specialmente quando ho ospiti, presentare soprattutto gli antipasti e i dolci serviti in graziose porzioni singole.
Qualche sera fa, cercando tra le ricette che mi ero appuntata tra quelle da provare assolutamente, la scelta per un antipasto di rinforzo è caduta su questi piccoli soufflè.
Delicati ma non banali, grazie al cuore di miele, piaceranno a chi ama gli accostamenti meno usuali e le consistenze soffici.

 

Ingredienti:
110 gr formaggio di capra a pasta morbida
50 gr lerdammer fondente
30 gr burro
3 uova
60 gr farina
20 cl latte
miele QB
sale e pepe

In un pentolino far sciogliere il burro, insieme al latte e ai formaggi a fuoco dolce.
Separatamente, unire la farina setacciandola, alle uova sbattute, salate e pepate.
Fra intiepidire il composto di formaggi, poi unirlo a quello di uova e farina, sbattendo bene con una frusta per amalgamare il tutto.
Imburrate e infarinate sei stampini cuki. Versate il composto fino circa 2/3 di ciascuno stampino e versate al centro mezzo cucchiaio di miele (io ho usato quello di acacia, mi piace il contrasto deciso dolce-salato).
Cuocere in forno statico a 200° per 15 minuti.
Occhio alla temperatura quando vi ci avventate 🙂

Questa ricetta è adattata dall’originale di Sweetie’s Home

Filed Under: antipasti, ricette Tagged With: chevre, miele, VEG

Quiche zucchine, chevre e noci

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Questa ricetta, creata per un pranzo domenicale con i miei genitori, è il tipico esempio di improvvisazione fortunatamente andata a buon fine.
E’ cominciata prendendo ispirazione da una ricetta trovata su web, decisamente diversa negli ingredienti e che prevedeva tempi di preparazione totalmente diversi da quelli a mia disposizione. Unendo i residui del frigo e delle altre portate previste, è nata questa torta salata non banale e stuzzicante, apprezzata da tutti nonostante i miei timori.
La foto non rende giustizia a un equilibrio di sapori davvero meraviglioso.

Ingredienti:
3 grosse zucchine sode
1 rotolo di pasta brisè
2 uova
un bicchiere di latte
80 gr parmigiano grattuggiato
200 gr di chevre (tronchetto di capra)
noci qb
aromi misti
noce moscata
pepe
sale

Grattuggiare le zucchine a julienne, lasciarle scolare in un colapasta e cuocerle senza aggiunta di grassi, spolverate soltanto da un mix di erbe provenzali (potete tranquillamente usare gli aromi che avete in casa) e un pizzico di sale. Lasciare raffreddare.
In una ciotola, sbattere le uova insieme a latte, parmigiano, pepe e noce moscata. Unire le zucchine ben strizzate da eccessi di acqua al composto, amalgamando.
Versare in una teglia foderata con la pasta brisè, bucherellata sul fondo per evitare che si gonfi durante la cottura. Adagiare sopra lo chevre a tocchetti e le noci.
Cuocere in forno statico a 180 gradi per 40 minuti.
E’ ottima anche mangiata fredda.

  

Filed Under: ricette Tagged With: chevre, noci, pasta brisè, torte salate, VEG, zucchine

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Cannella e Confetti

Margherita Daverio, alias Cannella e Confetti.
Classe '84, vivo a Milano e faccio la PR.
Per me cucina è carattere, brivido e poesia.
Sognatrice ad occhi aperti ed eccessiva negli affetti, vivo di istanti e di istinti.
Mi tengo stretta la famiglia, gli errori e i ricordi. Guardando sempre avanti, che la vita non si ferma. E tanto meno io.

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